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Covid 19

Figliuolo dice che è in corso una riprogrammazione delle prenotazioni dei vaccini con le Regioni

Dopo giorni di polemiche sulla questione vaccini il generale Figliuolo interviene per spiegare che è in corso una riprogrammazione insieme alle Regioni per “bilanciare con riserve strategiche per mitigare i disagi ai cittadini”. Secondo il commissario straordinario all’emergenza la limitazione del vaccino AstraZeneca non impatterà sul piano che “resta sostenibile”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La campagna di vaccinazione contro il Covid non dovrebbe subire battute d'arresto né rallentamenti, parola del generale Figliuolo. Dopo il via libera dell'Aifa alla seconda dose con un vaccino diverso rispetto alla prima, c'è il rischio che le Regioni vadano ognuna per conto proprio, mentre ci si divide tra chi è pro e chi è contro il mix di vaccini. Nella confusione che rischia di generarsi, il commissario straordinario all'emergenza detta la linea: "Stiamo riprogrammando insieme alle Regioni, dando supporto nelle riprenotazioni e andando bilanciare con riserve strategiche – spiega Figliuolo a margine della cerimonia per l'anniversario della Polizia Penitenziaria – Abbiamo bilanciato con undici regioni per mitigare i disagi ai cittadini".

Chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca, ma ha meno di 60 anni, riceverà la seconda di un vaccino a mRna. Questo, però, non avrà un impatto negativo sull'andamento della campagna di vaccinazione, promette il generale Figliuolo: "Al momento non c'ancora alcuna richiesta di nuove dosi da parte nostra, ma stiamo studiando – spiega – Il piano comunque ad oggi resta sostenibile". Il piano di vaccinazione della popolazione italiana "è ancora fattibile", insiste il commissario. "Mi ero preso margini di manovra d'accordo con Draghi, da qui a fine settembre arriveranno oltre 54 milioni e mezzo di dosi – aggiunge Figliuolo – Entro quella data siamo in grado di coprire 80% platea vaccinabili".

Il generale mette in chiaro le cose, visto che il pericolo "è sempre dietro l'angolo": "Avere una riserva non guasta mai e quindi ben vengano qualora dovessero arrivare dosi aggiuntive e anticipazioni di quelle dell'ultimo trimestre". Figliuolo ricorda che ieri "abbiamo fatto 512mila vaccinazioni nonostante le polemiche che ci sono state", anche se "le disposizioni nella notte tra venerdì e sabato, emanate dall'autorità sanitarie con indicazioni precise e molto tecniche, hanno portato le Regioni a chiedere dei chiarimenti". Ma non è il caso di disunirci e alimentare la polemica: "Questo è il momento di restare uniti e stringerci a coorte – annuncia Figliuolo – Gli italiani non devono farsi frastornare ma continuare vaccinarsi".

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