Figli coppie Lgbt, errore nella risoluzione della destra: perché si potrebbe riaprire la discussione
Il Movimento 5 stelle ha segnalato che ci sarebbe un "errore clamoroso" nella risoluzione con cui, martedì, il Senato ha bocciato il riconoscimento dei diritti dei figli di coppie Lgbt nell'Unione europea. La commissione Politiche europee del Senato, infatti, ha approvato una risoluzione di Fratelli d'Italia per bloccare il regolamento Ue sui figli.
Con questa risoluzione, l'Italia ha rifiutato di riconoscere il certificato di filiazione europeo: un documento che permetterebbe a tutti coloro che hanno dei figli in uno Stato europeo di vederli riconosciuti anche in tutti gli altri Stati. Questa proposta si applicherebbe anche ai figli di coppie omosessuali, che oggi in Italia non vengono trascritti nei registri dell'anagrafe. Il no dell'Italia, con quello di Polonia e Ungheria, ha bloccato la proposta per tutta l'Ue. Una mossa criticata dalle associazioni ma anche dalla stessa Commissione europea, raggiunta da Fanpage.it
L'errore di FdI: "L'Italia non potrebbe fermare la maternità surrogata", ma un articolo della norma dice di sì
Il Movimento 5 stelle, però, ha denunciato un errore che potrebbe anche spingere il presidente della commissione a "riaprire la discussione". Si tratta di uno sbaglio nell'interpretazione della norma: "Per la maggioranza, il certificato di filiazione sarebbe automaticamente trascritto nei registri italiani senza poter invocare la violazione dell'ordine pubblico". La risoluzione approvata dal centrodestra, infatti, chiedeva di prevedere "esplicitamente la possibilità di invocare la clausola dell'ordine pubblico" per tutti i casi di "maternità surrogata".
In sostanza, il timore espresso dalla risoluzione era che approvando il certificato di filiazione l'Italia non avrebbe più potuto impedire di riconoscere i figli nati tramite "maternità surrogata". Ma, ha spiegato la senatrice M5s Dolores Bevilacqua, "è falso. La destra non è nemmeno stata in grado di leggere il regolamento".
In realtà, l'articolo 53 del regolamento europeo specifica che il certificato di filiazione è valido per l'iscrizione nei registri dell'anagrafe, ma c'è un caso in cui il regolamento non si applica: quello in cui non rispetta "i requisiti legali sull'iscrizione della filiazione", ha detto Bevilacqua. Se in Italia è illegale far nascere dei figli tramite la gravidanza per altri (o "maternità surrogata"), non basterebbe questo regolamento a cambiare le cose.
Perciò, "da parte della maggioranza delle due l'una: o si tratta di una svista clamorosa, o peggio hanno volutamente piegato la norma ad uso e consumo delle loro bandierine ideologiche. In ogni caso si tratta di una cosa molto grave ed è l'ennesima riprova della inaccettabile improvvisazione di questa maggioranza", ha aggiunto Bevilacqua.
Domani il Movimento 5 stelle depositerà un'osservazione scritta, con cui metterà in evidenza l'errore. "Entro un paio di mesi potrebbe essere la Commissione europea a evidenziare la non rispondenza al testo dell'interpretazione data nella risoluzione della maggioranza", ha concluso la senatrice. "Quando arriverà la risposta della Commissione europea sarà certificata questa ennesima figuraccia".