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Fiducia nei leader: Matteo Renzi è al primo posto

Un sondaggio dell’Ipsos rivela che il sindaco di Firenze è il leader col più alto tasso di gradimento (58%). Molto dietro Bersani (42%) e Vendola (43%).
A cura di Alfonso Biondi
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Un sondaggio dell'Ipsos rivela che il sindaco di Firenze sia il leader col più alto tasso di gradimento (58%). Molto dietro Bersani (42%) e Vendola (43%).

Matteo Renzi è il leader italiano che gode del maggior tasso di fiducia. A rivelarlo è il “Polimetro mensile", un sondaggio che ogni mese l' Ipsos svolge per conto del Partito Democratico. In base ai dati raccolti dall'istituto di ricerche, Matteo Renzi risulta essere al primo posto nella classifica dei leader di centrodestra e di centrosinistra, nel caso la domanda sul gradimento sia stata rivolta a persone che "conoscano ciascun leader". Per lui, secondo quanto riportato da Libero, il gradimento è al 58%. Gli è davanti solamente Giorgio Napolitano con l'85%, anche se in questo caso è difficile parlare di un leader politico.

Gli altri volti noti del Partito Democratico  si trovano abbastanza indietro:  Nicola Zingaretti è all'ottavo posto col 52% del gradimento, Pierluigi Bersani si piazza al tredicesimo col 42% , Rosy Bindi porta a casa solamente il 38% piazzandosi di fatto al sedicesimo posto. Dodicesimo Nichi Vendola (43%), sedicesimo come la Bindi Antonio Di Pietro (38%). Scorrendo la speciale classifica il leader di centrodestra che risulta riscuotere il tasso di fiducia più alto è il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti che porta a casa il 47% del gradimento.

Nel caso la domanda sul gradimento sia stata rivolta sia a persone che conoscono i leader sia a quelle che non li conoscono, Matteo Renzi risulta avere il 36% di giudizi positivi, il 26% di negativi, mentre il 38% dichiara di non conoscerlo. Bersani porta a casa il 40% di giudizi positivi, il 55% di negativi e solamente il 5% dichiara di non conoscerlo; più o meno quanto avviene per Vendola che il 40% del campione ha dichiarato di valutare positivamente a dispetto di un 52% che lo valuta in maniera negativa e di un 8% che dichiara di non conoscerlo.

Il conto è presto fatto: anche se Renzi è indietro di 4 punti percentuali rispetto a Bersani e Vendola- al momento i candidati più accreditati alla guida di coalizione di centrosinistra- è anche vero che quel 38% che dichiara di non conoscerlo rappresenta per lui un grosso bacino da cui attingere nuovi consensi. Discorso diverso per Bersani e Vendola che possono avanzare "mire espansionistiche" rispettivamente sul 5% e sull'8% dell'elettorato. C'è poi da sottolineare che il sondaggio svolto dall'Ipsos riguarda il mese di settembre, quando cioè non era ancora andata in scena la tre giorni di Leopolda. Il nuovo che avanza e che, forse, sorpasserà.

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