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Fico (M5S) declina l’invito di Squinzi: “Si discute in Parlamento, non a cena”

Alla cena organizzata dal numero uno di Confindustria non parteciperà il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, che spiega: “non credo che una “cena ristretta” sia il luogo ideale per discutere dei provvedimenti per il rilancio del Paese”.
A cura di Redazione
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Alla cena di questa sera nella foresteria di Confindustria in via Veneto, organizzata da Giorgio Squinzi per "discutere dei problemi del Paese con le alte cariche istituzionali e politiche", non parteciperà Roberto Fico. Il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, nonché uno dei fedelissimi di Beppe Grillo, ha infatti comunicato, tramite un messaggio sul suo profilo facebook, la volontà di non partecipare all'incontro. Alla base della sua decisione vi è la consapevolezza che "una cena ristretta non sia il luogo ideale per discutere dei progetti di legge e dei provvedimenti necessari per il rilancio del Paese". Il luogo adattto, continua Fico, è il Parlamento che deve recuperare la centralità costituzionale di organo legislativo. E, nel ringraziare comunque Squinzi per l'invito, Fico lancia la proposta di un incontro "con modalità diverse".

Questo il post di Fico:

Ho ricevuto anche io l’invito del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi alla cena organizzata per oggi alla Foresteria dell’associazione in via Veneto. Sono stati invitati i Presidenti di Camera, Senato e di tutte le Commissioni Parlamentari. L’incontro dovrebbe avere lo scopo come recita la lettera di aprire un confronto “sulle principali iniziative legislative in itinere in considerazione del determinante ruolo del Parlamento”.

Ho deciso di non partecipare. E per un motivo semplice. Sono convinto che il cambiamento di cui questo Paese ha bisogno debba passare anche attraverso comportamenti votati alla coerenza e al rispetto delle Istituzioni. Ho ringraziato Giorgio Squinzi per l’invito, ma non credo che una “cena ristretta” sia il luogo ideale per discutere dei progetti di legge e dei provvedimenti necessari per il rilancio del Paese.

È il Parlamento la sede opportuna. Le nostre Camere devono assolutamente ritrovare la centralità costituzionale di organo legislativo e non devono ridursi solo a ratificare i decreti governativi. E il fatto che i Presidenti di Camera e Senato abbiano accettato di partecipare a questa serata mi lascia sinceramente perplesso. I temi di preciso interesse pubblico devono essere discussi nei luoghi istituzionali a questo deputati, anche con la fondamentale partecipazione di tutti i protagonisti della vita economica e sociale del nostro Paese, e con la massima trasparenza.

Spero che il Presidente Squinzi accetti invece la mia proposta. Organizziamo un incontro sulle prossime necessarie iniziative legislative ma con modalità diverse. Ho suggerito le sedi delle Commissioni Parlamentari. Aspetto, a questo punto, un riscontro.

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