Fico contro Salvini: “Solo presidenti convocano le Camere e solo il Colle può scioglierle”
Il tentativo di accelerare i tempi della crisi di governo da parte della Lega e del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non vanno giù al presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico. L’esponente del Movimento 5 Stelle e presidente dell’Aula di Montecitorio sembra voler mettere in chiaro quali saranno i suoi compiti e quali quelli del presidente del Senato e del presidente della Repubblica, inviando un chiaro messaggio a Salvini che invece ha già chiesto sia un voto veloce in Parlamento sulla mozione di sfiducia a Giuseppe Conte presentata dalla Lega sia un ritorno alle urne, per nuove elezioni politiche, in tempi rapidi.
Fico affida il suo duro attacco a Salvini a un post su Facebook. E lo fa senza mai citare direttamente il leader della Lega, ma facendo chiaramente riferimento a lui e alla Lega che stanno da due giorni chiedendo di fare in fretta sia per il voto parlamentare che per quello che riguarda, invece, tutti gli italiani. Fico spiega: “I Presidenti di Camera e Senato convocano le Camere. Nessun altro. La programmazione dei lavori dell’aula si stabilisce all’interno di una riunione chiamata conferenza dei capigruppo e in nessun altro luogo”. Una sorta di lezioncina di diritto parlamentare che è chiaramente rivolta a chi in queste ore chiede di convocare le Camere – per votare la sfiducia a Conte – subito, già nei giorni di Ferragosto.
Ma Fico non si limita a parlare dei poteri suoi e della sua collega, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Va anche oltre e ricorda il ruolo del capo dello Stato durante le crisi di governo: “Il Presidente della Repubblica è il solo che può sciogliere le Camere e convocare le elezioni anticipate, nessun altro. Durante le crisi di governo la Costituzione attribuisce infatti poteri estremamente chiari al Presidente della Repubblica”. Anche in questo caso il richiamo a Salvini è evidente, con riferimento alla richiesta avanzata dal leader di leghista di gestire la crisi anticipando il più possibile il voto. Il presidente della Camera chiude il suo post su Facebook con un altro messaggio chiaro e di certo critico nei confronti del leader leghista: “Questa è la nostra Repubblica, la nostra Costituzione, il nostro vivere democratico!”.