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Fiat va via, Letta: “Sede legale è secondaria, contano i posti di lavoro”

Per il nostro Premier la questione della sede legale del gruppo automobilistico non è importante, ciò che conta sono la competitività e il lavoro.
A cura di Antonio Palma
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La Fiat sceglie come sede legale l'Olanda e come sede fiscale il Regno Unito per la nuova azienda automobilistica, ma per Enrico Letta non c'è nulla di cui preoccuparsi. Da Bruxelles, dove ha incontrato il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, il Presidente del Consiglio ha spiegato di essere "assolutamente convinto che la vicenda Fiat abbia cambiato completamente gli orizzonti e i confini ai quali eravamo abituati: ora la Fiat è un attore globale e non più nazionale". Interpellato dai giornalisti sulla questione Fiat Chrysler a margine della conferenza stampa con Barroso, il Premier, infatti, ha sottolineato che la sede dell'azienda resta ormai un fattore secondario rispetto ai piani industriali e ai posti di lavoro.

"La questione della sede legale è assolutamente secondaria, quello che conta sono i posti di lavoro, il numero delle macchine vendute e la competitività e globalità del gruppo, al quale guardiamo con fiducia" ha dichiarato Letta, aggiungendo: "Tutti gli italiani devono tifare perché gli impegni siano rispettati e Fiat Chrysler sia leader mondiale fra i grandi gruppi automobilistici". Una posizione ribaduta anche dal Ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni che ha commentato: "Sembra che si siano messe insieme due aziende che si adattano molto bene l’una all’altra, possiamo essere contenti se riusciremo a mantenere tutti i posti di lavoro attuali".

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