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Fiat, referendum Mirafiori: oggi si vota. Berlusconi e Renzi dalla parte di Marchionne, Vendola con la Fiom

Gli operai di Mirafiori voteranno oggi il cosiddetto “contratto Mirafiori” firmato il 23 dicembre da tutte le sigle sindacali, fatta eccezione per la Fiom. Si allarga la schiera dei politici che hanno deciso di parteggiare per la Fiom o per Marchionne.
A cura di Cristian Basile
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Gli operari di Mirafiori voteranno tra oggi e domani (a seconda dei turni lavorativi) il referendum sull'accordo del 23 dicembre scorso (il cosiddetto "contratto di Mirafiori") sottoscritto dalle diverse sigle sindacali ma non dalla Fiom, i metalmeccanici della Cgil che contestano le norme sui permessi malattia e l'abolizione delle pause nel testo firmato da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Fiat. Gli operai dovranno votare il piano che prevede aumenti lordi per 3.700 euro all'anno ma con nuove tipologie di orari e turnazioni che prevedono più notturni e più straordinari.

Negli ultimi giorni particolarmente acceso è stato il dibattito tra chi parteggia per il "no" e dunque per le ragioni della Fiom e chi invece è favorevole alla "linea Marchionne" e dunque al "si" come le altre sigle sindacali e la Fiat stessa. Alla vigilia anche il mondo politico è intervenuto a favore dell'uno o dell'altro schieramento: Silvio Berlusconi si è schierato apertamente con l'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, affermando che se vincono i no, "ci sono buoni motivi per Fiat per lasciare l'Italia", così come il sindaco di Firenze Matteo Renzi che  si è schierato a favore di Marchionne, in contrapposizione al segretario del Pd Bersani,

Alle parole del presidente del consiglio c'è stata la dura reazione del leader della Cgil, Susanna Camusso: "Sta facendo a gara con l'amministratore delegato di Fiat a chi fa più danno al paese". Marchionne, dopo gli insulti della "Brigate rosse", ieri sera da Detroit ha ribadito:  "Ai lavoratori di Mirafiori dico di avere fiducia nel futuro e in loro stessi. Niente altro".

Dalla parte della Fiom si è schierato il governatore della Puglia Nichi Vendola che è giunto prima davanti ai cancelli di Mirafiori e che poi ha tenuto una conferenza stampa assieme a Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, durante la quale ha usato parole forti nei confronti del Presidente del Consiglio: "Bisognerebbe denunciare Silvio Berlusconi per alto tradimento" perché "Il governo dovrebbe essere arbitro nel gioco degli interessi sociali contrapposti e invece "è sceso in campo senza indossare l'abito dell'arbitro".  Sale dunque l'attesa per l'esito del voto ma bisognerà aspettare ancora qualche ora: con tutta probabilità le urne si chiuderanno verso le 22 di venerdì ed i risultati dovrebbero arrivare già in tarda serata.

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