Fiat, referendum Mirafiori: oggi si vota. Berlusconi e Renzi dalla parte di Marchionne, Vendola con la Fiom
Gli operari di Mirafiori voteranno tra oggi e domani (a seconda dei turni lavorativi) il referendum sull'accordo del 23 dicembre scorso (il cosiddetto "contratto di Mirafiori") sottoscritto dalle diverse sigle sindacali ma non dalla Fiom, i metalmeccanici della Cgil che contestano le norme sui permessi malattia e l'abolizione delle pause nel testo firmato da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Fiat. Gli operai dovranno votare il piano che prevede aumenti lordi per 3.700 euro all'anno ma con nuove tipologie di orari e turnazioni che prevedono più notturni e più straordinari.
Negli ultimi giorni particolarmente acceso è stato il dibattito tra chi parteggia per il "no" e dunque per le ragioni della Fiom e chi invece è favorevole alla "linea Marchionne" e dunque al "si" come le altre sigle sindacali e la Fiat stessa. Alla vigilia anche il mondo politico è intervenuto a favore dell'uno o dell'altro schieramento: Silvio Berlusconi si è schierato apertamente con l'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, affermando che se vincono i no, "ci sono buoni motivi per Fiat per lasciare l'Italia", così come il sindaco di Firenze Matteo Renzi che si è schierato a favore di Marchionne, in contrapposizione al segretario del Pd Bersani,
Alle parole del presidente del consiglio c'è stata la dura reazione del leader della Cgil, Susanna Camusso: "Sta facendo a gara con l'amministratore delegato di Fiat a chi fa più danno al paese". Marchionne, dopo gli insulti della "Brigate rosse", ieri sera da Detroit ha ribadito: "Ai lavoratori di Mirafiori dico di avere fiducia nel futuro e in loro stessi. Niente altro".
Dalla parte della Fiom si è schierato il governatore della Puglia Nichi Vendola che è giunto prima davanti ai cancelli di Mirafiori e che poi ha tenuto una conferenza stampa assieme a Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, durante la quale ha usato parole forti nei confronti del Presidente del Consiglio: "Bisognerebbe denunciare Silvio Berlusconi per alto tradimento" perché "Il governo dovrebbe essere arbitro nel gioco degli interessi sociali contrapposti e invece "è sceso in campo senza indossare l'abito dell'arbitro". Sale dunque l'attesa per l'esito del voto ma bisognerà aspettare ancora qualche ora: con tutta probabilità le urne si chiuderanno verso le 22 di venerdì ed i risultati dovrebbero arrivare già in tarda serata.