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Festa della mamma, la ministra Roccella dice che oggi la maternità è minacciata dall’utero in affitto

“Oggi la maternità è minacciata in molti modi, anche da un mercato globale in cui gli ovociti si possono vendere e l’utero si può affittare, come se il corpo femminile fosse un semplice bene di consumo”: lo ha detto la ministra Eugenia Roccella in occasione della festa della mamma.
A cura di Annalisa Girardi
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"Oggi è la giornata della mamma. Una giornata che riguarda ognuno di noi, senza differenze: siamo tutti nati da un uomo e da una donna, ed è questo che ci rende uguali nella diversità": inizia così il messaggio pubblicato sui social dalla ministra per la Famiglia e la Natalità, Eugenia Roccella, per la festa della mamma. Una ricorrenza che l'esponente del governo Meloni usa per lanciare un messaggio preciso: la maternità oggi è a rischio, dice Roccella, ed è anche a causa dell'utero in affitto.

L'attacco della destra alla Gestazione per altri prosegue. "Siamo tutti figli, cresciuti nel grembo protettivo di una madre, che ci ha permesso di venire al mondo. Grazie alle mamme, quindi, alle donne che esprimono la loro maternità in mille modi, anche quando, per scelta o per i casi della vita, non hanno figli propri, ma sanno sempre dedicare energie e intelligenza alla cura, e agli altri", scrive Roccella.

Per poi però aggiungere: "Oggi la maternità è minacciata in molti modi da una cultura che ne ha dimenticato il valore sociale, da un'organizzazione del lavoro che spesso la penalizza, da tempi e spazi urbani che non la facilitano, e infine da un mercato globale in cui gli ovociti si possono vendere e l'utero si può affittare, come se il corpo femminile fosse un semplice bene di consumo".

Infine la ministra conclude: "Noi vogliamo invece tornare a dare valore alla maternità, e a riconoscere il prezioso lavoro che le donne regalano all'intera comunità quando mettono al mondo un bambino e lo fanno crescere. Grazie alle mamme, a tutte le mamme, per quello che fanno, e per quello che sono".

Qualche giorno fa, intervenendo agli Stati generali della natalità a Roma, Roccella aveva detto: "I fattori che mettono a rischio la natalità riguardano moltissimo le pari opportunità. Noi vogliamo agire attraverso tutti i provvedimenti per sostenere il lavoro femminile, la conciliazione e l'armonizzazione tra vita e lavoro, creare un ambiente di lavoro favorevole alla maternità e alla paternità e ovviamente anche sostenere la famiglia attraverso tutti i provvedimenti, considerando come fondamentale il criterio dei figli".

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