Ferrandelli confermato vincitore alle primarie per il sindaco di Palermo
Dopo le polemiche per i presunti brogli elettorali che avevano coinvolto alcuni rappresentanti della lista di Fabrizio Ferrandelli, la parola fine alla diatriba l'ha messa il collegio di Garanzia che ha dichiarato valide le primarie del centrosinistra per il sindaco di Palermo. Il ricorso era stato presentato dalla candidata sconfitta Rita Borsellino a seguito delle indagini della magistratura sul voto sospetto nel quartiere popolare dello Zen dove, infine, il voto è stato annullato dai garanti.
Ridotto lo scarto iniziale tra Ferrandelli e Borsellino – La decisione del comitato dei garanti delle primarie del centrosinistra a Palermo è arrivata ieri sera dopo aver esaminato gli atti e i conteggi di domenica 4 marzo che avevano decretato la vittoria di Ferrandelli per poche centinaia di voti. Viste le numerose perplessità sulla regolarità nel seggio 4, lo stand disposto nel quartiere Zen, il Comitato ha annullato i voti del seggio e ricalcolato lo scarto tra i due principali sfidanti, Ferrandelli e Borsellino, ritenendo comunque valido il risultato finale. Alla fine al candidato vincitore sono andati 9.790 voti, mentre alla sorella del giudice ucciso dalla Mafia 9.664 voti. Respinto anche il ricorso di Faraone che dopo le polemiche della vigilia aveva chiesto ai garanti un annullamento totale delle primarie.
Ferrandelli invita all'unione del centrosinistra – Dopo la delibera del comitato, ora nel centrosinistra siciliano è arrivato il momento di decidere se rispettare il risultato delle urne oppure sciogliere ogni legame e presentarsi divisi per la corsa a Palazzo delle Aquile. Incassata la decisione favorevole il vincitore cerca di rasserenare gli animi e invita all'unione della coalizione, "i garanti hanno confermato la nostra vittoria alle primarie di Palermo, ora ricominciamo a costruire il futuro insieme a Palermo" ha scritto Ferrandelli sul suo profilo twitter.
Orlando non si sente vincolato dai risultati delle primarie – Le notizie provenienti dagli altri partiti però vanno in un altro senso, il leader dell'Idv, Leoluca Orlando lancia intenti bellicosi e conferma di pensare ad un proprio candidato. Il partito da cui è fuoriuscito Ferrandelli, anche per motivi politici interni, non vuol dare l'appoggio al candidato vincitore, ma conferma un appoggio alla Borsellino. Le parole di Orlando ribadiscono che il partito non si sente vincolato dei risultati perché scaturiti da "primarie inquinate" e fanno sospettare uno scontro duro all'interno del centrosinistra siciliano.
