La fitta agenda parlamentare di questi giorni evidenzia nella seduta odierna della Camera dei Deputati uno degli snodi fondamentali dell'azione di Governo. Infatti, a partire dalle 18:00 sotto la dicitura "seguito delle comunicazioni del Governo ai sensi dell'articolo 2, comma 4, secondo periodo, della legge n. 42 del 2009, in relazione allo schema di decreto legislativo in materia di federalismo fiscale municipale", si terranno le dichiarazioni di voto e conseguentemente una rapida verifica della fiducia sul provvedimento conosciuto appunto come federalismo municipale.
Infatti, come comunicato dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, il provvedimento,che in qualche modo assegna nuove competenze a livello locale, con l'introduzione della cedolare secca sugli affitti ed in particolare della nuova Imposta Municipale Unica (Imu, in sostituzione dell'Ici), sarà sottoposto al voto di fiducia "al fine di accelerare i tempi di approvazione e dare rilievo alla riforma", come sottolineato da Umberto Bossi. Peraltro, persino il Ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli ha cercato più volte di sottolineare il lavoro di valutazione ed accoglimento dei rilievi del Quirinale, con "50 commi su 70 cambiati" (testuale ndr), cercando in qualche modo di mettere a tacere i malumori sorti anche all'interno della stessa maggioranza di Governo. In effetti, malgrado ormai il Governo Berlusconi IV sembra poter contare sull'appoggio di oltre 320 deputati, la scelta della fiducia rivela anche una certa preoccupazione per "imboscate o defezioni dell'ultima ora" che avrebbero potuto affossare un provvedimento dal percorso quantomeno travagliato.
Già, perchè resta ancora vivo il "doppio schiaffo" del pareggio in Commissione Bicamerale e del niet di Napolitano (anche se in realtà in molti nelle fila dell'opposizione hanno sottolineato il carattere "inutilmente simbolico" dell'eccezione procedurale mossa dal Colle, magari aspettandosi un intervento più deciso), assieme alla consapevolezza del peso politico ed elettorale che riveste l'approvazione della "riforma storica". Non è un mistero che il Carroccio abbia legato a doppio filo la prosecuzione della legislatura all'ottenimento del federalismo, su cui ha investito l'intera credibilità di fronte al proprio elettorato storico (ed in relazione al quale ha ricevuto proposte "neanche tanto velate" persino dall'opposizione). Ecco dunque che l'appuntamento di oggi, con la discussione prevista per le 18 e la votazione poco dopo le 19:00, nel quale con ogni probabilità la Camera darà la fiducia al Governo, rappresenta un punto cruciale del percorso parlamentare della Lega Nord, non solo un trofeo da esibire in vista dell'imminente campagna elettorale per le Amministrative 2011.