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Federalismo, le Regioni rifiutano l’intesa. Errani: “Il governo non ha rispettato l’accordo”

Lo stop arriva dalla conferenza delle Regioni e delle Province autonome presiedute da Vasco Errani, a margine della conferenza Stato – Regioni: il governo non ha rispettato l’accordo siglato lo scorso dicembre, così l’intesa sul federalismo regionale non viene riconosciuta.
A cura di Alessio Viscardi
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Lo stop arriva dalla conferenza delle Regioni e delle Province autonome presiedute da Vasco Errani, a margine della conferenza Stato – Regioni: il governo non ha rispettato l'accordo siglato lo scorso dicembre, così l'intesa sul federalismo regionale non viene riconosciuta. A dirlo è lo stesso presidente Errani: “Le Regioni vanno a questo incontro con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, con la piena disponibilità a costruire un quadro concertato di azioni che impegni tutta la Repubblica italiana. Ascolteremo cosa il ministro avrà da dirci e poi faremo le nostre valutazioni”.

La posizione della conferenza delle Regioni viene criticata dal ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, che ha sottolineato che il governo rispetta gli impegni presi con l'accordo dello scorso dicembre: “il problema sollevato da Errani non si pone: il governo ha raggiunto un'intesa, con Regioni, Comuni e Province, sul decreto sul federalismo regionale e provinciale, ad una serie di condizioni che il governo intende rispettare completamente”.

I contenuti dell'accordo firmato lo scorso dicembre tra lo Stato e le Regioni formano l'intesa sul decreto di attuazione del federalismo e riguardano il finanziamento del trasporto pubblico locale e i tagli previsti dalla sua attuazione. Per Errani, bisogna concretizzarlo rapidamente perché si tratta di un punto fondamentale per risolvere una situazione di crisi: “Visto che il governo non ha ancora onorato l'accordo di dicembre, che comprendeva anche il federalismo regionale, per noi quell'accordo non c'è. Ciò significa che il governo deve rapidissimamente deve far fronte agli impegni che abbiamo condiviso”.

Discordia anche sul ritorno dell'Italia al nucleare, le autonomie locali hanno espresso parere negativo anche sul decreto che specifica i criteri da seguire per la localizzazione dei nuovi impianti. Soltanto Piemonte, Campania, Veneto e Lombardia hanno espresso parere favorevole, mentre tutte le altre Regioni hanno giudicato negativamente i nuovi criteri.

Infine, Errani ha fatto presente alla commissione di Vigilanza Rai come sia necessario sensibilizzare i vertici dell'azienda riguardo la cancellazione serale dei telegiornali regionali, importante veicolo per l'informazione locale nel servizio pubblico: “Su questo tema abbiamo riscontrato interesse e sensibilità da parte di tutti i commissari. Si tratta di garantire il diritto all'informazione e in questo momento in cui si discute sulle necessità di un processo federalista si dovrebbe prevedere valorizzare e ampliare i notiziari regionali” sostiene Errani.

Il braccio di ferro sul federalismo va avanti, dopo la fiducia alla camera e al senato al decreto attuativo, che prevede – tra le altre cose – l'autonomia finanziaria di comuni, province, città metropolitane e regioni.

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