FdI ha finanziato Gioventù Nazionale con 342mila euro per “diffondere i valori” del partito

Il boom di iscritti e donazioni che ha interessato Fratelli d'Italia lo scorso anno non ha aiutato solo il partito, ma anche il suo movimento giovanile, Gioventù nazionale. Il gruppo, finito al centro dell'inchiesta di Fanpage.it Gioventù Meloniana che ha mostrato le sue attività – tra cori fascisti, saluti romani e Sieg heil -, nel 2023 ha ricevuto un bonifico da 342mila euro da parte del partito di Giorgia Meloni. Il contributo è economico è motivato dal fatto che Gn è ‘federato' con FdI, e dunque il partito gli ha riconosciuto un contributo per le sue attività che mirano a "diffondere nel mondo giovanile valori e ideali condivisi da Fratelli d'Italia". Quali siano i "valori" e gli "ideali" diffusi da Gioventù nazionale, però, è emerso chiaramente dall'inchiesta che Fanpage ha svolto infiltrandosi nel gruppo di Roma Nord del movimento.

La cifra erogata al movimento è inserita nella relazione al bilancio di Fratelli d'Italia, con la firma del segretario amministrativo Roberto Carlo Mele. Come riportato da Adnkronos, che ha letto il documento, la cifra è stata riconosciuta "per la promozione e il sostegno di iniziative politiche volte a diffondere nel mondo giovanile valori e ideali condivisi da Fratelli d'Italia". L'importo è così alto anche perché lo scorso anno per il partito di Giorgia Meloni c'è stato un aumento fortissimo delle iscrizioni e delle donazioni, e quindi, delle entrate.

Nel 2023 il guadagno complessivo registrato alla fine dell'anno è stato di 4,9 milioni di euro, e il contributo venuto dal 2 per mille è valso ben 4,8 milioni di euro. Stando alla relazione sarebbe questa "la più importante e diffusa fonte di micro-finanziamento". Per fare un paragone, nel 2022 – quando il partito era già in crescita nei consensi, considerando che a settembre avrebbe preso il 26% alle elezioni politiche – dal 2 per mille erano arrivati ‘solo' 3,1 milioni di euro.

È cresciuto anche il numero di tesserati, che a loro volta hanno portato circa 3 milioni di euro di entrate. Le quote annuali degli iscritti al partito, infatti, nel 2023 hanno portato 2,9 milioni di euro. Un "incremento rispetto al precedente esercizio" che rispecchia "la crescita delle adesioni su tutto il territorio nazionale", si legge nella relazione. Molto limitati gli introiti legati ad attività di altro tipo, come manifestazioni o attività editoriali: solo 39mila euro.

Naturalmente, l'aumento dei guadagni è dovuto anche a una crescita delle donazioni. Quelle che vengono da persone fisiche (non aziende o organizzazioni) ammontano a 3,9 milioni di euro, contro i 3,7 milioni dell'anno precedente. I debiti del partito valgono nel complesso 356mila euro circa, di cui la maggior parte (269mila euro) sono nei confronti dei fornitori. Ci sono poi le spese per le campagne elettorali: sempre nel 2023, Fratelli d'Italia ha speso circa 750mila euro. Si tratta dei soldi messi in campo per le elezioni regionali del Lazio, della Lombardia e del Friuli-Venezia Giulia. Dal bilancio risulta anche che sia stato messo da parte un fondo per "favorire la partecipazione attiva delle donne alla politica", da circa 390mila euro.

Infine, così come il partito ha donato una somma consistente a Gioventù nazionale c'è anche un pagamento al suo gruppo di riferimento nell'Unione europea: il partito dei Conservatori e riformisti europei, o Ecr. Come supporto alle attività dei Conservatori, FdI ha erogato 137mila euro. Il partito di Giorgia Meloni nel complesso ha a disposizione circa 8,4 milioni di euro di liquidità, per la grandissima parte detenuti in depositi bancari e postali.