Fazzolari su Santanché: “Dimissioni? Stiamo valutando se può portare avanti il suo lavoro”
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"Per tutti i membri del governo che hanno dei problemi con la giustizia, il problema non è che noi reputiamo che una persona è colpevole solamente al terzo grado di giudizio, ma solamente capire se si è pienamente in grado di continuare a fare il proprio lavoro in modo sereno e in modo efficace". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari sull'ipotesi di dimissioni della ministra del Turismo Daniela Santanchè.
"Non tanto la questione in sè ma quanto questo aspetto possa precludere il suo lavoro. È un po' quello che potrebbe succedere in caso di un problema di salute: non è tenuto a dimettersi ma se il problema di salute compromette la qualità del lavoro questa deve essere la scelta. Per quello che riguarda Daniela Santanchè, ma non solo, credo che la valutazione che ognuno deve fare attiene a questo aspetto", ha spiegato ospite di Bruno Vespa al Forum in Masseria a Saturnia.
Martedì scorso, la Camera ha respinto la mozione di sfiducia su Santanché, che era stata depositata dal Movimento 5 Stelle dopo il rinvio a giudizio della ministra nell'inchiesta sul falso in bilancio legata al gruppo Visibilia. Nelle scorse settimane, in più di un'occasione Santanché aveva ribadito la sua intenzione a proseguire il lavoro come titolare del Turismo. Nel suo intervento in Aula però, la ministra ha lasciato aperta l'ipotesi di dimettersi in caso di un nuovo rinvio a giudizio nell'altro filone d'inchiesta che la vede coinvolta, quello per truffa ai danni dell'Inps.
Ucraina, legge elettorale e premierato: l'intervento di Fazzolari al forum di Vespa
Nel 2027 si potrebbe votare per le politiche a fine primavera assieme alle regionali, anziché a fine legislatura. È l'ipotesi ventilata dal sottosegretario che ha chiarito le intenzioni del governo, cioè quelle "di anticipare le prossime elezioni politiche (previste nel 2027) a fine primavera, anziché in autunno, come è stato fatto nell'autunno del 2022 quando è stato eletto il governo Meloni", ha detto. "L'intenzione è proprio questa. Tornare a votare a ottobre complicherebbe enormemente la vita al nuovo governo, che si ritroverebbe, come noi, a dover fare la legge di bilancio in pochi giorni. Il buonsenso fa immaginare che si potrebbe anticipare la fine della legislatura di qualche mese" probabilmente "con una election day, ma la decisione non compete a me ma anche ad altri".
Il sottosegretario si è sposato poi sulla situazione in Ucraina e sulle possibili trattative per una pace."Meloni ha suggerito saggiamente: estendiamo le garanzie dell'articolo 5 della Nato a Ucraina senza farla entrare nella Nato perché l'ingresso nella Nato può essere reputato dalla Russia un atto ostile o di pericolo ai confini russi e questo è in parte vero, anche se non lo è pienamente perché la Nato è un'alleanza difensiva", ha detto. Pur ammesso che questo sia il problema, ha continuato, "estendere le garanzie di sicurezza ha solamente il vantaggio di dire che l'Ucraina non può essere attaccata e questo aspetto sarebbe importante porlo con forza perché sarebbe anche un modo di scoprire il bluff russo sulla questione delle garanzie ucraine".
Infine, sul premierato, riforma bandiera di Fratelli d'Italia, Fazzolari ha spiegato che il disegno di legge costituzionale "va avanti. È stato approvato in prima lettura al Senato ed è in commissione alla Camera. E' una di quelle riforme che sarebbe veramente un delitto non portare a termine", ha ribadito, ricordando che il governo ha optato per l'elezione diretta del presidente del Consiglio, e non di quello della Repubblica. "Il nostro sentire e mi sembra di capire quello degli italiani è mantenere la figura super partes del presidente della Repubblica"e dunque, la riforma "non inficerà i poteri del capo dello Stato", ha assicurato.