Fase 2 del Coronavirus, come saranno le vacanze degli italiani
All'avvicinarsi del 4 maggio, data che dovrebbe dare inizio alla Fase 2, quella di graduale riapertura e necessariamente di convivenza con l'epidemia di coronavirus, gli italiani si chiedono se le vacanze estive saranno salve e se sarà possibile andare in ferie. Nei giorni scorsi, il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, aveva giudicato che fosse troppo presto per poter affrontare il capitolo vacanze. Il medico aveva quindi sottolineato come bisognasse per prima cosa pensare a contenere l'epidemia, sottolineando che questa farà parte delle nostre vite ancora per diversi mesi, almeno fino a quando non si troverà un vaccino.
Il professor Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, aveva invece spiegato a Fanpage.it come il dossier vacanze dovrà assolutamente essere preso in considerazione nei prossimi decreti del governo sulla Fase 2. "Anzi, l’avvicinarsi dell’estate rende quanto mai prioritario definire le regole di distanziamento sociale", aveva aggiunto. Per poi concludere: "Realisticamente, se cinema, teatri, concerti e stadi, rimarranno off limit sino all’autunno, vedo poco realistico attuare il distanziamento sociale sulle spiagge o negli stabilimenti balneari, anche con tanto avveniristiche quanto improbabili proposte, quali i pannelli di plexiglass".
La proposta dei pannelli in plexiglass
I pannelli plexiglass sono una delle proposte messe in campo per permettere agli italiani di andare comunque in vacanza tra giugno, luglio e agosto nonostante l'epidemia di coronavirus. Mentre il ministero del Turismo e quello della Salute lavorano per far sì che le attività del settore, tra le più colpite a livello economico dalla pandemia, possano ripartire, gli operatori delle spiagge, le agenzie di viaggio e le aziende che operano nel turismo stanno pensando a come fare per non compromettere ulteriormente la stagione estiva. Ed è quindi sorta l'idea degli ingressi scaglionati in spiaggia, accessibile solo su prenotazione, e di un ulteriore distanziamento tra gli ombrelloni, magari separati anche da barriere protettive in plexiglass, appunto.
Distanziamento sociale anche in vacanza
Non ci sono ancora indicazioni sicure su quanto accadrà quest'estate. Lo stesso ministro del Turismo, Dario Franceschini, ha affermato che il ministero farà tutto il possibile affinché il settore possa ripartire, ma la verità è che non è ancora possibile dare informazioni precise agli italiani a riguardo in questo momento. Bisognerà attendere i suggerimenti del comitato tecnico-scientifico una volta avviata la Fase 2, tenendo conto del fatto che se ad esempio nei musei è facile mantenere le misure di sicurezza semplicemente imponendo il rispetto della distanza di un metro tra le persone, nei luoghi turistici più affollati questo non è altrettanto automatico.
"Bisognerà adattarsi", ha detto il ministro, avvertendo che nei prossimi mesi assisteremo a una lunga fase in cui bisognerà programmare una normalità che non sarà più quella di prima e nella quale dovremo convivere con le misure di distanziamento sociale. Anche per quanto riguarda le vacanze, quindi.
Bonus-vacanze, la proposta per rilanciare il turismo
Nonostante, quindi, non sia ancora del tutto chiaro come saranno le vacanze degli italiani quest'estate, è certo che il settore del turismo debba ripartire. E il governo farà il possibile per sostenerlo: per prima cosa incentivando i cittadini a trascorrere le ferie nel Paese, in modo da sostenere le nostre attività economiche. Per coloro che avevano già prenotato le vacanze e che si sono poi ritrovati a dover rimanere in casa, per esempio durante le festività pasquali, è stato predisposto un sistema di voucher salva-vacanza da riscattare una volta terminato il lockdown.
Ma è anche allo studio uno specifico bonus-vacanze, proposto dalle Regioni, destinato proprio a coloro che decideranno di rimanere entro i confini italiani durante la pausa estiva. Non è ancora chiaro in che forma potrebbe essere erogato il bonus, se si tratterà di un incentivo da spendere o piuttosto di una detrazione fiscale. Ad ogni modo, servirà a rilanciare il turismo interno, un settore che vale circa il 15% del Pil italiano e le cui perdite per il biennio 2019/2020 sono calcolate tra i 40 e i 50 miliardi di euro.