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Fase 2, dagli aerei, agli autobus e ai treni: come sarà viaggiare dopo il 4 maggio

Si avvicina l’avvio della Fase 2 nell’emergenza coronavirus. Secondo la task force di esperti del governo, circa 2,7 milioni di persone torneranno a lavoro. Questo significa che moltissimi cittadini riprenderanno a usare i mezzi di trasporto pubblico: che dovranno tornare operativi rispettando le misure di sicurezza. Vediamo quindi quali solo le ipotesi sul tavolo per aerei, treni, autobus e metropolitana.
A cura di Annalisa Girardi
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Il 4 maggio, data da cui dovrebbe partire la Fase 2 dell'emergenza coronavirus, è sempre più vicino. Ma non è ancora chiaro in che modo i trasporti pubblici si adatteranno al nuovo flusso di persone in movimento. Il comitato di esperti guidato da Vittorio Colao calcola che con la ripresa, seppur graduale, di attività commerciali e produttive riprenderanno a circolare circa 2,7 milioni di lavoratori. E anche se, in realtà, molte persone probabilmente ricorreranno alla propria auto privata per andare a lavoro, in modo da ridurre i rischi di contagio, altrettante ricominceranno a prendere autobus, treni, metropolitane e anche aerei per i propri impegni lavorativi. Sono molte le ipotesi allo studio per permettere ai cittadini di spostarsi in sicurezza, dalle barriere in plexiglass, ai percorsi calcolati in modo da rispettare le distanze di sicurezza nelle stazioni, fino a nuove tempistiche, dilatate, dei mezzi di trasporto per evitare gli assembramenti.

Con l'avvio della Fase 2 verranno allentati i divieti di spostamento: ci si potrà muovere da un Comune all'altro all'interno della propria Regione, anche se sarà comunque difficile spostarsi verso un'altra a meno che non sussistano comprovate urgenze o motivi di lavoro. Ad ogni modo, come detto, moltissime persone torneranno a prendere i mezzi pubblici per andare a lavoro. Sorgono allora una serie di questioni per i dirigenti dei trasporti pubblici: come regolarsi con le aziende e gli orari di lavoro per eliminare gli assembramenti nelle ore di punta? E come imporre le distanze di sicurezza in autobus o metropolitane, dove non ci sono posti assegnati?

La Fase 2 per il trasporto aereo

Negli aerei è più semplice consentire il rispetto delle distanze di sicurezza e ridurre quindi i rischi di contagio. Si possono ridurre i posti, lasciandone uno libero tra un passeggero e l'altro. Oppure si potrebbe ricorrere a delle barriere in plexiglass tra i posti a sedere. La gestione a livello nazionale è quindi più semplice rispetto ad altri mezzi di trasporto, ma bisogna considerare che non tutti i Paesi hanno adottato le stesse regole. Nell'Unione europea, ad esempio, ci sono Stati come l'Italia che impongono l'obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata del volo e il rispetto della distanza di un metro tra i passeggeri, lasciando quindi il posto centrale vuoto. Ma ci sono anche Paesi per cui è sufficiente l'uso della mascherina, per cui negli aerei non vengono fatte rispettare le distanze di sicurezza. Un processo di coordinamento fra gli Stati europei dovrà sicuramente avvenire: nel frattempo si continua a ricorrere anche ad altre misure come l'utilizzo di termoscanner e di percorsi differenziati all'interno degli aeroporti.

Come sarà viaggiare in treno dal 4 maggio

Per i treni ad alta velocità le misure allo studio sono pressapoco quelle adottate per il trasporto aereo. L'assegnazione dei posti permette infatti di controllare il flusso di passeggeri: con un sistema di prenotazione a scacchiera (che non utilizzi tutti i sedili e lasci dei posti vuoti tra le persone) e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali si dovrebbero limitare i rischi di contagio. Per i treni locali la questione diventa più complicata: bisognerà tenere in considerazione il nuovo scaglionamento dei turni di lavoro, imporre il rispetto delle distanza di sicurezza gli ingressi delle stazioni e installare (come già avviene) dei dispenser di gel disinfettanti. Si starebbe inoltre pensando di aumentare le carrozze in modo da semplificare il distanziamento sociale dei passeggeri.

Autobus e metro

La metropolitana

Anche nelle metropolitane è impossibile calcolare il numero di persone che ogni giorno salirà nei vagoni. Ad ogni modo si starebbe lavorando a un sistema di entrate scaglionate per cui sia possibile viaggiare solamente da seduti, lasciando comunque un posto vuoto tra sé e gli altri passeggeri in modo da rispettare le distanze di sicurezza. Anche all'interno delle stazioni saranno disposti dei percorsi direzionali che evitino l'afflusso tra le banchine e consentano di mantenere sempre un metro di distanza tra le persone. Sarà obbligatorio indossare la mascherina e in ogni stazione si potranno trovare dei dispenser di gel disinfettanti per le mani.

Gli autobus

Come per i vagoni delle metropolitane, anche negli autobus sarà consentito viaggiare solamente seduti: saranno inoltre dimezzati i posti all'interno dei bus per mantenere le distanze di sicurezza. Il piano delle corse dovrà essere potenziato in modo da spalmare l'afflusso di persone su più mezzi. Anche alle fermate, comunque, dovrà essere mantenuto almeno un metro tra le persone. Si potrà inoltre salire solo attraverso e porte centrali o posteriori, così da non passare vicino all'autista, che non potrà nemmeno vendere più i biglietti. Questi saranno solamente elettronici. Inoltre, le aziende dei trasporti dovranno effettuare sanificazioni quotidiane dei mezzi. Infine, si potrebbe incentivare il ricorso a bici e monopattini per spostarsi in città, in modo da non creare assembramenti nei mezzi pubblici, che rischierebbero così di diventare nuovi focolai

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