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Fascina un anno dopo la morte di Berlusconi: “Stregata da Silvio da quando avevo 14 anni”

Marta Fascina, ultima compagna di Berlusconi, fa un bilancio del suo primo anno senza di lui: “”Mi hanno portato via la felicità, mi hanno strappato il cuore. Non è stato un anno vissuto è stata mera sopravvivenza”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Marta Fascina, deputata di Forza Italia e ultima compagna di Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso 12 giugno, ha rilasciato un'intervista al Giornale, e fa un bilancio di questo primo anno senza il Cavaliere: "Mi hanno portato via la felicità, mi hanno strappato il cuore. Non è stato un anno vissuto è stata mera sopravvivenza. Un lutto così terribile non si supera, si convive con esso".

"Come ho detto più volte, la mia passione nasce con Silvio. Ero al liceo, avevo 14 anni e la sua leadership coinvolgente e trascinatrice mi aveva stregato. I suoi ideali e i suoi programmi di modernizzazione dell'Italia, il suo modo di comunicarli, mi entusiasmavano. Ero affascinata e sedotta dalla figura di Silvio e dal suo contributo imprenditoriale e politico al nostro Paese. Lo seguivo ovunque, in tutte le sue manifestazioni", ha raccontato.

"Il pregiudizio è stato un elemento che ha sempre accompagnato alla mia storia con Silvio per certi versi ancora non mi abbandona – si è sfogata Fascina – ma lui mi ha insegnato ad avere una certa flessibilità rispetto alle cattiverie gratuite. L'amore e il sorriso solo l'arma più forte contro l'odio e l'invidia".

Secondo la deputata, in politica c'è ancora "una certa sottovalutazione del ruolo della donna. Quasi come se un concetto espresso da una donna abbia meno valore di quello esposto da un uomo. In generale ciò che ancora manca la nostra società è un'effettiva parità di condizioni. Il nostro Paese potrà dirsi davvero giusto quando una donna non sarà più costretta a scegliere tra carriera e figli".

"Il fatto che ci siano due donne alla guida dei due maggiori partiti italiani è sicuramente un grande passo in avanti per l'affermazione del ruolo femminile nel nostro Paese. Ma sono sempre stata convinta, esattamente come Giorgia Meloni, che non sia il sesso a determinare il valore, la capacità e il merito di alcuno, anche in politica", ha detto ancora.

E impedire il confronto televisivo tra le due leader, che era previsto per il 23 maggio da Bruno Vespa, "è una occasione mancata per la pubblica opinione". Alle prossime elezioni europee, "auspico un buon risultato per Forza Italia, anche soprattutto come tributo alla memoria del suo leader fondatore a cui tutti dobbiamo gratitudine e riconoscenza. Se siamo ciò che siamo, lo dobbiamo tutti a lui. Ma Forza Italia, quale partito che Silvio ha condotto con orgoglio del Ppe, grande casa della democrazia e della libertà ad esito di queste elezioni, sarà sicuramente nella tolda di comando dell'Europa per i prossimi cinque anni".

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