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Familiari vittime di Cutro a Palazzo Chigi per incontro con Meloni: hanno viaggiato su volo di Stato

A bordo di un pullman della Polizia, che li ha portati all’ingresso posteriore di Palazzo Chigi, sono arrivati a Palazzo Chigi superstiti e familiari delle vittime del naufragio di Cutro, che hanno accettato l’invito della premier Giorgia Meloni.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: La presidente del Consiglio Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi i parenti delle vittime di Cutro, arrivati oggi a Roma dopo aver ricevuto un invito ufficiale dalla premier. L'incontro avviene in forma riservata. La delegazione, con familiari e sopravvissuti, ha viaggiato con un volo di Stato, un C-130 dell'Aeronautica militare, predisposto dal ministero della Difesa, partito questa mattina dalla Calabria.

Sono passati ormai 20 giorni dal naufragio, in cui hanno perso la vita 86 persone almeno. E nel Crotonese le ricerche dei dispersi continuano. Fino ad ora la presidente del Consiglio non aveva ancora avuto un colloquio con i superstiti e con i familiari dei migranti che non ce l'hanno fatta: aveva avuto l'opportunità di farlo giovedì scorso, quando si è recata a Cutro con l'esecutivo quasi al completo, per partecipare al Consiglio dei ministri convocato sul luogo della tragedia. In quel caso però la premier si era limitata a scoprire una targa posta nel palazzo comunale, in memoria delle vittime. Durante la sua visita però non era prevista alcuna tappa al PalaMilone di Crotone, il palazzetto dello sport dove è stata allestita la camera ardente per i morti, dove invece si è recato il Presidente della Repubblica Mattarella subito dopo il naufragio.

Nonostante le polemiche alcuni parenti delle vittime hanno comunque accettato di incontrare Meloni. Il gruppo è arrivato questa mattina a Palazzo Chigi su un grande bus della Polizia di Stato. Il pullman con i famigliari a bordo, una trentina di persone, è entrato dall'ingresso posteriore del Palazzo che ospita la presidenza del Consiglio, da via dell'Impresa, dove sono state predisposte diverse unità delle forze dell'ordine. Quasi in contemporanea, dal portone principale, ha fatto il suo ingresso a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Meloni.

Secondo quanto avevano spiegato alla vigilia alcuni componenti del gruppo, la delegazione ha chiesto a Meloni di continuare a cercare chi è ancora disperso, di agevolare il ricongiungimento con le famiglie anche all'estero e di creare, con l'Europa, corridoi umanitari per soccorrere le persone nei Paesi come l'Afghanistan dove e condizioni di vita non sono sicure.

All'incontro, che si è svolto nella sala verde, hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il vicepremier e ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani.

"Eravate consapevoli dei rischi?": la domanda di Meloni ai migranti

Dopo l'incontro Palazzo Chigi ha diramato una nota, in cui viene riferito cosa si sono detti la premier Meloni e i membri della delegazione da Cutro, che erano accompagnati da mediatori che hanno consentito la traduzione da e verso le lingue madri.

"Il Presidente Meloni – recita la nota – ha rappresentato ai presenti la vicinanza propria personale e del Governo tutto, e assicurato il massimo impegno per soddisfarne le richieste. I famigliari e i superstiti hanno ringraziato sentitamente il Presidente per l'incontro, per l'operato in loro aiuto, per quanto fatto dall'Italia in Afghanistan e per quanto ancora si potrà fare in futuro. Il Presidente ha garantito che proseguirà la ricerca delle salme, incluse quelle presumibilmente imprigionate nel barcone, ancora incagliato sul fondale. Ha assicurato inoltre l'impegno diplomatico dell'Italia in sede Ue per dare seguito alle richieste di accoglienza e di ricongiungimento in altri Paesi europei, in particolare in Germania; per un Afghanistan libero e rispettoso dei diritti umani, in particolare di quelli delle donne; per superare le diverse crisi che hanno colpito Pakistan, Palestina e Siria. L'incontro si è svolto in un clima emozionato e commosso".

"Famigliari e superstiti si sono rivolti facendo ‘appello al suo cuore di madre' al Presidente Meloni, che ha chiesto loro quanto fossero consapevoli dei rischi legati alle traversate del Mediterraneo e ribadito la linea del Governo nella lotta contro i trafficanti di esseri umani, al fine di evitare altre tragedie come quelle avvenute di recente. ‘Grazie per la vostra presenza e per la chiarezza con la quale avete esposto i vostri drammi e le vostre richieste', ha detto il Presidente Meloni in conclusione".

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