Famiglia, arrivano l’assegno unico e la dote unica: a quanto ammontano gli incentivi per i figli
Il pacchetto famiglia, composto sostanzialmente da due misure, inizia il suo iter in commissione Affari sociali alla Camera. E a ottobre, in caso di approvazione in commissione, arriverà anche in Aula a Montecitorio. La proposta è stata spiegata ieri dal Partito Democratico, che l’ha presentata a prima firma del suo capogruppo, Graziano Delrio. L’idea è quella di unificare tutte le norme per la famiglie in due sole misure: l’assegno unico per ogni figlio a carico e la dote unica per l’acquisto di servizi per l’infanzia. Il disegno di legge contenente la delega al governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico viene esaminato in commissione a partire da oggi, 26 settembre. Il suo approdo in Aula è previsto per il 28 ottobre.
La proposta di legge si compone di quattro articoli e prevede la delega al governo entro nove mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, con l’approvazione di uno o più decreti legislativi per riordinare e potenziare le misure per il sostegno alla famiglia. Come spiega il Sole 24 Ore ricapitolando il funzionamento di questo disegno di legge, l’obiettivo è superare le tante misure esistenti per arrivare ad averne solo due. Una razionalizzazione, dunque, che arrivi anche alla soppressione di alcune norme ora in campo.
L’assegno unico per ogni figlio a carico
L’assegno unico prevede lo stanziamento di fondi per ogni figlio a carico. Si applica facendo riferimento al genitore con il reddito più elevato: la cifra viene ridotta in maniera progressiva, fino ad essere azzerata per chi ha un reddito superiore ai 100mila euro annui lordi. L’assegno massimo è di 240 euro al mese per ogni figlio fino ai 18 anni per dodici mesi. Poi si scende per i figli dai 18 ai 26 anni: l’importo massimo diventa di 80 euro. Inoltre si prevede una maggiorazione, almeno del 40%, per ogni figlio con disabilità. La misura dovrebbe essere prevista come detrazione fiscale o attraverso l’erogazione mensile di una somma di denaro.
La dote unica per l’acquisto di servizi per l’infanzia
La dote unica viene prevista per acquistare alcuni servizi per l’infanzia, come per esempio gli asili nido, i servizi di baby sitting e quelli di baby parking. L’importo massimo è di 400 euro al mese per 12 mesi e viene erogato per ogni figlio fino a tre anni. Da 3 a 14 anni, invece, l’assegno viene erogato in forma ridotta, mentre viene maggiorato, almeno del 40%, nel caso di figli disabili. Per calcolare la cifra spettante a ogni famiglia si fa riferimento all’Isee. Le risorse vengono erogate attraverso la Carta acquisti.
Quali misure verranno eliminate
In questa revisione del pacchetto famiglia alcune misure verranno cancellate. Intanto si parte dall’eliminazione delle detrazioni fiscali per i minori. Poi verranno aboliti anche l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli a carico, il bonus bebè, il Fondo di sostegno alla natalità e il premio alla nascita. I successivi decreti legislativi avranno poi il compito di individuare quali misure a favore dei minori debbano essere mantenute, soprattutto quelle relative ad alcuni bisogni specifici.
Le coperture per riuscire a mettere in campo le misure proposte dal disegno di legge dovrebbero arrivare dall’eliminazione delle detrazioni fiscali per le spese per la frequenza scolare e dalla cancellazione del buono per il pagamento delle rette d’asilo. L’obiettivo è arrivare a un risparmio di spesa di almeno 3,2 miliardi nel primo anno, che diventerebbero 6,4 nel secondo e 9,6 miliardi a partire dal terzo anno.