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Faccia a faccia Conte-Letta a pranzo: cosa si sono detti i leader di Pd e M5s

I leader di Pd e M5s, Enrico Letta e Giuseppe Conte, si sono incontrati ieri a pranzo per fare il punto dopo le ultime amministrative e discutere dei temi più caldi per il governo, e cioè la manovra di bilancio e le pensioni, visto l’imminente superamento della misura leghista per eccellenza, Quota 100.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ex presidente del Consiglio e leader del M5s Giuseppe Conte e il segretario del Pd Enrico Letta si sono incontrati ieri per discutere dei temi più caldi, dalla manovra di bilancio al Quirinale, in vista dell'elezione del successore di Mattarella a fine gennaio.

Il dossier più urgente è sicuramente quello della manovra economica, su cui nella maggioranza si continua a trattare, soprattutto sulle pensioni. Se il presidente del Consiglio Draghi punta a un ritorno alla legge Fornero, con la possibilità di andare in pensione a 67 anni, con il conseguente accantonamento di Quota 100, il Pd chiede un allargamento della platea a cui è destinata l'Ape sociale e maggiori tutele per le donne. Conte dal canto suo vorrebbe la riattivazione del "suo" cashback, e nello stesso tempo vuole preservare la struttura del reddito di cittadinanza, che in legge di bilancio sarà riconfermato, ma che potrebbe subire modifiche.

I due leader si sono visti ieri a pranzo, in un ristorante del centro di Roma, "Settimio", come documentato da una troupe del Tg3. Durante il colloquio, durato circa due ore, in un clima positivo e cordiale secondo quanto hanno riferito fonti del Nazareno, i due hanno discusso anche delle amministrative appena concluse, che hanno mostrato plasticamente un centrosinistra in ascesa. Letta può giocare quindi la partita del Colle da protagonista, ed è per questo che anche se non se ne parla ancora ufficialmente dietro le quinte è iniziato un lavoro di tessitura, per arrivare all'elezione del nuovo Capo dello Stato con un accordo tra i grandi partiti che potrebbero costruire un fronte largo in chiave anti-centrodestra, secondo il progetto del segretario dem. Nomi ufficiali non ce ne sono, ma non è un mistero che il Pd vedrebbe bene sia la candidatura di Draghi sia quella di Paolo Gentiloni, nome che invece lascia freddo il M5s.

La questione delle alleanze

Un punto fondamentale del faccia a faccia di tra Letta e Conte è quello della costruzione di un'alleanza più strutturata tra Pd e M5s, sulla falsariga dell'esperimento di successo delle amministrative siciliane. Alle prossime regionali sull'isola, ragionano i due, l'alleanza Pd-M5s potrebbe essere la chiave per arginare in centrodestra. Per la Sicilia il Partito Democratico vedrebbe bene la sponsorizzazione di Provenzano, ma si tratta di un'ipotesi che i Cinque Stelle dovrebbero vagliare.

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