Fabrizio Ferrandelli vince a sorpresa (?) le primarie a Palermo
Le primarie di ieri a Palermo hanno dato il loro verdetto: Fabrizio Ferrandelli sarà il candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra. A meno che il riconteggio chiesto da Rita Borsellino, staccata di un pugno di preferenze, non stravolga i dati diffusi nella notte. Il consigliere comunale Ferrandelli, con le sue 9.945 preferenze, ha quindi avuto ragione dell'europarlamentare Rita Borsellino (9.878 voti), sostenuta in pratica da tutti i leader del centrosinistra, e del consigliere regionale Davide Faraone (7.975 voti), unico candidato con la tessera del Pd, sostenuto dal sindaco di Firenze Matteo Renzi.
"Bisogna vincere la battaglia finale"- Dopo aver appreso della sua vittoria, Ferrandelli ha dichiarato che chiamerà gli altri candidati alle primarie e i rappresentanti dei partiti del centrosinistra, perché ora "bisogna vincere la battaglia finale", quella per accaparrarsi il comune di Palermo. "Adesso i partiti del centrosinistra non potranno fare altro che appoggiarmi, saremo insieme in questa grande coalizione"- ha dichiarato questa mattina Ferrandelli. E sul riconteggio delle schede ha aggiunto: "Ben vengano i conteggi delle schede che non potranno certo cambiare il risultato che è stato determinato soprattutto dalle borgate e dai quartieri popolari di Palermo".
Dall'elezione a consigliere comunale all'espulsione dall'Idv- Fabrizio Ferrandelli, classe 1980, è laureato in Lettere moderne ed è un dipendente bancario dal 2003. Muove i primi passi nella politica e nell'associazionismo locale già al liceo; poi nel 2007 arriva l'elezione a consigliere comunale nella lista civica che sostiene Leoluca Orlando. Quindi diventa capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio comunale. L'anno successivo raccoglie più di 5mila voti alle elezioni regionali, risultando uno dei candidati più votati. Il mancato raggiungimento del quorum da parte della Sinistra Arcobaleno, però, gli chiude in faccia le porte della Regione. La decisione di candidarsi alle primarie di ieri è costata a Ferrandelli l'espulsione dell'Italia dei Valori: la decisione infatti, è arrivata infatti quando il partito di Antonio di Pietro stava ancora meditando sul candidato da sostenere. Fuori dall'Idv, Ferrandelli ha però trovato l'appoggio dell'ala del Pd guidata da Antonello Cracolici e Beppe Lumia, quella che spinge per una maggiore collaborazione con Lombardo. In suo sostegno si sono mosse anche diverse associazioni locali.