Come vi abbiamo raccontato, tra ieri ed oggi il Senato della Repubblica ha discusso e votato le 4 mozioni sulla questione della partecipazione dell'Italia al programma internazionale JSF per l'acquisto degli ormai famosi cacciabombardieri F35 della Lockheed – Martin. Dopo una lunga sequela di polemiche, tra interpretazioni della famosa legge del 31 dicembre 2012 sulla "competenza" di tale scelta e tra analisi più o meno sensate sulla necessità di "rispettare gli impegni presi in sede internazionale", il Parlamento ha espresso la propria indicazione "vincolante" per l'esecutivo guidato da Enrico Letta.
Come riportato dal resoconto stenografico, nella giornata di ieri sono state discusse le 4 mozioni presentate. La mozione De Petris (Sel – Misto), e quella Casson (Pd), che hanno ricevuto parere contrario dal Governo, impegnavano "il Governo a sospendere immediatamente la partecipazione italiana al programma di realizzazione dell'aereo; a destinare le somme così risparmiate a investimenti pubblici per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per l'apertura di sili nido, per interventi contro il rischio idrogeologico; a procedere ad una ridefinizione del modello di difesa italiano, in una prospettiva europea".
Parere contrario del Governo anche alla mozione Battista, del Movimento 5 Stelle, che impegnava il Governo ad "abbandonare definitivamente il programma per la produzione e l'acquisto di cacciabombardieri; a favorire la riconversione dell'industria bellica; a ridefinire il modello di difesa in base al dettato costituzionale; a utilizzare le somme risparmiate per l'attribuzione del reddito di cittadinanza; a chiedere alla Nato l'immediata rimozione di qualsiasi ordigno nucleare sul territorio italiano".
Il ministro Mauro ha invece dato parere favorevole alla mozione di maggioranza che sostanzialmente invitava il Governo al rispetto della "legge n. 244 del 2012 al fine di garantire al Parlamento di esercitare le proprie prerogative; e, rispetto al programma F-35, a non procedere a nessuna fase di ulteriore acquisizione senza che il Parlamento si sia espresso nel merito". Del resto, il ministro della Difesa, nel suo intervento in Aula, ha ricordato che l'Italia "deve andare avanti con coerenza", ribadendo che la sua posizione non è cambiata nel corso delle ultime settimane: "Non ci sono alternative credibili all'F35, aereo che soddisfa sia le esigenze dell'Aeronautica che della Marina militare".
IL VOTO – Nessuna sorpresa durante il voto, con la maggioranza che ha votato la mozione bipartisan ed ha respinto le altre tre mozioni. Pochi i senatori del Partito Democratico che hanno votato a favore della mozione Casson.