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Expo, Putin a Renzi: “Le sanzioni danneggiano Italia e Russia”

Il presidente russo ha visitato i padiglioni dell’Expo prima di dirigersi a Roma, dove nel tardo pomeriggio ha incontrato Papa Francesco, Mattarella e infine Berlusconi.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE ore 23 – Dopo l’incontro con Mattarella al Quirinale il presidente russo ha chiuso la sua giornata italiana con un colloquio di 30 minuti con l'amico Berlusconi a Fiumicino. “Domani presenteremo alla Camera una mozione che si rivolge al governo per non continuare nelle sanzioni verso la Russia, sanzioni che ledono i nostri interessi per degli importi molto consistenti”, ha detto l'ex presidente del Consiglio al termine dell'incontro.  “Vorremmo inoltre – ha aggiunto Berlusconi – che il Governo si impegnasse a convincere più Paesi europei possibile a seguire questo esempio e che ci impegnassimo anche a convincere gli amici americani che non si può tornare ad un clima di guerra fredda”. Berlusconi ha anche parlato dell'incontro con Putin: “Ho voluto che questo incontro fosse veloce perché Putin è dovuto rientrare a Mosca per un impegno programmato domattina presto. È positivo il fatto che abbia deciso di venire in Italia, anche per l'occasione dell'Expo: sono sempre in contatto con lui ed andrò presto a fargli visita a Mosca”

UPDATE ore 20.30 – L’incontro tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin è iniziato con oltre un’ora di ritardo ed è durato circa 50 minuti. Il Papa, ha affermato padre Federico Lombardi dopo l’incontro, “ha affermato che occorre impegnarsi in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace” in Ucraina. Bergoglio ha chiesto – ha fatto sapere ancora il portavoce vaticano – che “tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk”. All’incontro in Vaticano, durante il quale si è parlato anche di Medio Oriente, erano presenti due interpreti. Dopo il colloquio con Papa Francesco è atteso al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

UPDATE ore 17.00 – Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il leader russo Vladimir Putin hanno parlato soprattutto di politica internazionale. Il premier italiano ha dichiarato in conferenza stampa che, in merito alla crisi ucraina "abbiamo condiviso il principio fondamentale che l'accordo Minsk 2 è il punto di riferimento di tutti gli sforzi e il protocollo deve essere pienamente attuato per superare la stagione di crisi in Ucraina. Gli accordi di Minsk 2, se rispettati integralmente, sono la “stella polare” per tutto: c’è necessità di chiudere la vicenda ucraina andando oltre questa fase di tensioni". In merito alla delicata situazione in Medio Oriente e alla crisi libica Renzi ha affermato che "la volontà di trovare soluzioni insieme è una priorità dei nostri colloqui".

Centrale anche la discussione sui temi economici, di cui i due parleranno nuovamente in Turchia, in occasione del G20 di novembre: "L’Italia esce da un grande periodo di difficoltà, anche se i dati rivelano che è in corso un percorso di ripresa ma la strada è ancora lunga", dichiara Renzi. Putin ha replicato: "Con Renzi abbiamo parlato del tema delle sanzioni che non possono essere un ostacolo reale. O si eliminano o si modificano per sostenere le aziende che vogliono collaborare con noi. E questo vale anche per i contratti firmati in campo militare e tecnologico". Il presidente russo ha rivelato anche che "l’interscambio si è ridotto del 25% nell’ultimo trimestre, questo non soddisfa né noi né gli imprenditori italiani. Abbiamo progetti anche nel campo delle infrastrutture ed è ovvio che le compagnie italiane interessate a realizzarle ora sono ferme. Questo danneggia la nostra interazione, bisogna cercare delle vie d’uscita".

Il presidente russo Vladimir Putin arriva questa mattina a Milano dove, accompagnato dal primo ministro Renzi, visiterà i padiglioni russo e italiano all'Expo. Il capo del Cremlino proseguirà la sua visita nel pomeriggio per incontrare il Capo dello Stato Sergio Mattarella e poi, intorno alle 18 e 30, Papa Francesco. Quella presso la Santa Sede è la quinta visita del presidente russo, che incontrò Giovanni Paolo II nel 2000 e 2003, Benedetto XVI nel 2007 e Bergoglio nel novembre 2013. Non è escluso che Putin, a margine degli impegni istituzionali, possa incontrare il caro amico Silvio Berlusconi, con il quale da sempre ha rapporti di amicizia.

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Il leader russo arriverà in Italia con un seguito di 70 giornalisti e, dopo le celebrazioni ufficiali con inni e alzabandiera, il programma prevede una parata lungo il Decumano e una visita congiunta ai padiglioni italiano e russo. Intorno alle 13 Putin e Renzi incontreranno la stampa presso l'auditorium del padiglione Italia. Malgrado le note ufficiali parlino di un rapporto privilegiato tra il premier italiano e il presidente russo, è innegabile che la situazione ucraina e le sanzioni imposte a Mosca abbiano creato non poche tensioni. Per questo la missione italiana di Putin punta a uscire dall'isolamento internazionale confermato anche durante l'ultimo G7. Una tappa fondamentale sarà quella in Vaticano, tanto che un portavoce del presidente ha dichiarato: "Se il papa mostra interesse non ho dubbi che il presidente sarà pronto a chiarire dettagliatamente la posizione della Russia nella crisi ucraina".

Non ci sono dubbi che il ruolo della Russia è fondamentale nel quadro internazionale, non solo in merito alla guerra in Ucraina ma soprattutto in rapporto alla situazione in Medio Oriente, in particolare per l'influenza sulla Libia. Ma Putin e Renzi discuteranno anche di cooperazione economica (malgrado le sanzioni) e non a caso al vertice sarà presente anche l'ad di Eni Claudio Descalzi, che dovrebbe vedere Igor Secin, capo del colosso petrolifero Rosneft, oltre ad alcuni ministri russi.

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