Exit Poll Opinio Italia per le elezioni politiche: Fratelli d’Italia primo partito
Le urne sono chiuse ed è appena iniziato lo spoglio delle schede per le elezioni politiche 2022. Per i risultati bisognerà attendere diverse ore, e l'esito del voto si conoscerà solo in nottata. Intanto si possono conoscere i primi risultati che si ricavano dagli exit poll, condotti all'uscita dai seggi da tutti principali istituti demoscopici nazionali. Intorno a mezzanotte agli exit poll dovrebbero iniziare ad affiancarsi le prime proiezioni, che saranno aggiornate no stop fino ad uno stabilizzarsi del risultato.
Secondo i dati del Consorzio Opinio Italia per Rai vincerebbe il centrodestra, in netto vantaggio rispetto alla coalizione del centrosinistra; gli exit poll per Camera e Senato dicono che il primo partito è Fratelli d'Italia con una forchetta del 22-26%; al secondo posto il Partito Democratico, intorno al 20%, con una forchetta del 17-21%; boom del M5s, che è dato tra e il 13,5 e il 17,5%; il partito di Conte supera quindi la Lega, che dovrebbe essere in una forbice tra l'8,5 e il 12,5%; Forza Italia, nonostante le speranze di Silvio Berlusconi, non sfonda e arriva terzo nella coalizione con una percentuale del 6-8%; il Terzo Polo di Carlo Calenda sarebbe molto al di sotto delle aspettative: intorno al 6,5-8,5; e ancora Più Europa avrebbe una forbice tra e il 2,5-4,5; 0,0-2,0% per Impegno Civico di Luigi Di Maio, l'Alleanza Verdi-Sinistra Italia con una forbice del 3-5%; Noi Moderati 0,5-2,5%; Italexit di Paragone 0,5-2,5%.
In sostanza, se queste percentuali dovessero confermarsi, avremmo una situazione di questo tipo: Fratelli d'Italia al primo posto, Partito Democratico al secondo posto, Movimento Cinque Stelle terzo, Lega quarta e Terzo Polo al quinto posto.
Nella giornata di oggi erano chiamati a votare 51 milioni di italiani maggiorenni (ai 46.127.514 elettori in Italia ne vanno aggiunti quasi 5 milioni all'estero) per eleggere i nuovi rappresentanti alla Camera e al Senato, che dopo la riforma del taglio dei parlamentari sono diminuiti: 400 deputati e 200 senatori. Un terzo di meno dei seggi parlamentari che si sono avuti nei 72 anni di vita della Repubblica (630 deputati e 315 senatori).
Ma non è l'unica novità di questa tornata elettorale. Per la prima volta infatti c'è anche perfetta coincidenza fra gli elettori dei due rami del Parlamento: i 18enni possono votare anche per il Senato (prima bisognava aver compiuto 25 anni). Nella sola Regione Sicilia si vota anche per il rinnovo dell'Assemblea Regionale Siciliana e per eleggere il successore del presidente Nello Musumeci.