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Elezioni politiche 2018

Exit poll elezioni: valanga di voti per il Movimento 5 Stelle

Secondo i primi instant poll diffusi da Swg per La7 il centrodestra è la prima coalizione con il 32-37,6 % dei voti. Il primo partito è invece il MoVimento 5 Stelle, seguito dal Pd. La coalizione di centrosinistra ha raccolto il 24.7-28.5 % dei voti. Forza Italia è il primo partito nel centrodestra.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le operazioni di voto relative alle elezioni politiche si sono concluse alle ore 23 e gli istituti che si occupano della realizzazione e della diffusione dei sondaggi stanno iniziando a fornire i primi instant poll, ovvero dei sondaggi effettuati via mail o telefonica il giorno delle votazioni. Secondo i dati diffusi da Swg per La7 in testa c’è la coalizione di centrodestra con il  32-37,6% dei voti. A seguire troviamo il MoVimento 5 Stelle che con il  28.8-30.8% è anche il primo partito, davanti al Pd che si attesta invece al  21-23%. La coalizione di centrosinistra insegue con il 24.7-28.5% dei voti totali. Al quarto posto, per quanto riguarda le coalizioni, troviamo Liberi e Uguali al 5.2-6.2, la lista guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso. Nessuna maggioranza di governo certa al momento, per Swg.

Come detto, il primo partito è quello del MoVimento 5 Stelle che ha raggiunto la quota del 28.8-30.8%. Per quanto riguarda i singoli partiti, dietro troviamo il Pd che si è fermato al  21-23%. Nel centrodestra, invece, la prima lista è risultata essere Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi ha raggiunto il  13.5-15.5% dei voti. Dietro troviamo la Lega di Matteo Salvini, con il  12.3-14.3% e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 4.4-5.4%.

Per quanto riguarda la coalizione del centrosinistra troviamo, dietro il Pd, la lista +Europa guidata da Emma Bonino al 2.8-3.4%. La lista di Liberi e Uguali, invece, si conferma quarta forza parlamentare riuscendo a superare la soglia di sbarramento del 3% e fermandosi al  5.2-6.2%.

Le operazioni di voto si sono aperte alle 7 di questa mattina, domenica 4 marzo, e si sono concluse alle ore 23. Non senza difficoltà: lunghe code ad alcuni seggi e non sono mancati i problemi con il nuovo tagliando antifrode: gli elettori, per la prima volta, non dovevano più inserire la scheda elettorale nell’urna dopo il voto, ma dovevano prima affidarla al presidente del seggio il cui compito era quello di staccare questo speciale bollino (che serve per verificare che non ci sia stato uno scambio di schede all’interno della cabina elettorale) e inserire la scheda nell’urna.

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