Ex Ilva, ok a decreto per amministrazione straordinaria di aziende in crisi: cosa ha deciso il Cdm
Il Consiglio dei ministri ha approvato questa sera un piano di salvataggio per l'ex Ilva di Taranto, che prevede il passaggio della società in amministrazione straordinaria. Slitta invece alla riunione della prossima settimana l'esame del testo sull'election day, cioè lo schema di decreto-legge che contiene disposizioni per le consultazioni elettorali dell'anno 2024, che dovrebbe accorpare la data delle elezioni europee, previste l'8 e 9 giugno, al voto in alcune Regioni e Comuni.
Rimandata quindi alla prossima riunione del governo anche la norma che potrebbe introdurre il terzo mandato dei sindaci dei piccoli Comuni fino a 15mila abitanti. Queste misure, attese oggi in Cdm, sono state rinviate per via – viene spiegato da fonti di Palazzo Chigi – dei tempi lunghi dei lavori oggi nella sede del governo, dove oltre alla riunione sull'ex Ilva, si è tenuta la cabina di regia sul Pnrr e il Cisr, cioè il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica.
Il governo ha approvato questa sera un decreto legge che rafforza, in caso di ricorso all'amministrazione straordinaria, le misure già presenti nell'ordinamento a tutela della continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, fra cui appunto l'ex Ilva. Il dl prevede garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l'eventuale amministrazione straordinaria.
Il provvedimento, che arriva fuori sacco e non era previsto nell'ordine del giorno, è propedeutico al confronto ora in atto con ArcelorMittal sul dossier dell'ex Ilva (Acciaierie d'Italia).
Le tutele per i lavoratori
Tra le misure approvate nel pacchetto rientra l'esclusione dalla cassa integrazione dei lavoratori impegnati nella sicurezza e nella manutenzione degli impianti, per consentire che restino operativi. Rimangono ferme le disposizioni, già inserite nell’ordinamento, a tutela delle piccole e medie imprese creditrici. L'incontro tra il governo e le organizzazioni sindacali sul dossier Ex-Ilva è fissato per giovedì 18 gennaio alle ore 15, secondo quanto riferito da Palazzo Chigi in una nota. La riunione è convocata "per proseguire il confronto avviato da tempo sul futuro dell'acciaio in Italia".
Le reazioni
"La decisione del Cdm di accelerare sulla questione Acciaierie d'Italia va nella direzione auspicata da Forza Italia. Come abbiamo sempre detto serviva avviare la svolta rispetto alla gestione attuale e tutelare innanzitutto i lavoratori e le aziende dell'indotto che ci stanno molto a cuore", ha commentato in una nota Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia. "Senza fare questo non possiamo pensare di riavviare lo stabilimento siderurgico che deve assicurare la produzione di acciaio green nel rispetto di ambiente e salute", ha aggiunto.