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Eurostat, l’Ue è riuscita a ridurre le emissioni di gas serra e far comunque crescere l’economia

Nel primo trimestre del 2023, le emissioni di gas serra nell’Unione europea sono diminuite del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Allo stesso tempo, il Pil dell’Ue è cresciuto dell’1,2%. Secondo Eurostat, sono 15 i Paesi che sono riusciti a ridurre le emissioni e aumentare il Pil, e tra questi anche l’Italia.
A cura di Luca Pons
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Limitare le emissioni di gas serra – sostanze che contribuiscono al surriscaldamento globale e alla crisi climatica – non vuol dire necessariamente far frenare l'economia. A dimostrarlo è la relazione di Eurostat, istituto di statistica dell'Ue, che ha raccolto i dati: nel primo trimestre del 2023, le emissioni di gas serra sono calate del 2,9% rispetto allo stesso trimestre nel 2022, mentre il Pil dell'Unione europea è cresciuto dell'1,2%.

Nell'aria sono stati immessi 941 milioni di tonnellate di gas CO2 equivalenti, mentre erano stati 969 milioni l'anno prima. Da tempo, l'andamento delle sostanze inquinanti segue un ciclo piuttosto costante: il calo più forte arriva nel periodo da aprile a giugno, il livello resta più basso nei mesi estivi, per poi far registrare una decisa risalita negli ultimi tre mesi dell'anno, i più freddi. Resta comunque un calo generalizzato: dal 2010 a oggi, le emissioni nel primo trimestre dell'anno sono passate da 1.172 milioni di tonnellate a 941 milioni.

Da gennaio a marzo 2023, i maggiori responsabili per le emissioni sono state le famiglie, con il 24%, seguite dall'industria manifatturiera con il 20%, le forniture di gas ed elettricità con il 19% e l'agricoltura con il 13%. Il calo più significativo, rispetto al 2022, è arrivato da gas e luce, che probabilmente sono stati consumati di meno anche a causa del rialzo dei prezzi.

Le emissioni sono calate in quasi tutti i Paesi membri dell'Unione europea, con poche eccezioni: la Finlandia (con un leggero +0,3%), la Svezia, la Danimarca, la Slovacchia, la Lettonia e l'Irlanda, dove c'è stato addirittura un +9,1%. In tutti gli altri 21 Stati, il livello di gas serra è sceso, da lievissimo -0,1% del Portogallo al -15,2% della Bulgaria. L'Italia si è posta nel mezzo, con un taglio vicino al 5%.

Un dato messo in evidenza da Eurostat è che, mentre le emissioni scendevano, l'economia non si è fermata. Nel primo trimestre del 2023 il prodotto interno lordo dell'Unione europea è aumentato dell'1,2% rispetto a un anno prima. E il dato regge anche guardando Paese per Paese: in sei Stati il Pil è sceso, ma negli altri 15 è cresciuto.

In particolare, la Bulgaria (che ha avuto il massimo calo di emissioni) ha anche visto una crescita economica dello 0,4%. La Grecia, la Slovenia, la Grecia, Cipro e la Romani hanno fatto la stessa cosa. Il dato italiano è simile: con le emissioni tagliate del 5% circa, il Pil è cresciuto dello 0,6% nei primi tre mesi dell'anno (dello 0,5% secondo Eurostat).

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