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Elezioni europee 2024

Europee, Vannacci candidato con la Lega: capolista nella circoscrizione Italia centrale

Il generale Vannacci è candidato con la Lega alle elezioni europee nella circoscrizione Italia centrale.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Il leader della Lega Matteo Salvini è a Roma e sta lavorando alle liste in vista delle elezioni europee: il generale Roberto Vannacci, la cui candidatura ha suscitato grande interesse anche in mondi esterni al partito, sarà capolista nella circoscrizione di sua residenza ovvero l'Italia centrale", ha annunciato la Lega, che proprio ieri ha ufficializzato la candidatura del generale, autore del contestato libro "Il Mondo al Contrario".

Il leader della Lega Matteo Salvini, con un messaggio sui social, ha spiegato così la decisione: "Un messaggio alla sinistra che si sta scandalizzando perché il generale Vannacci ha scelto la Lega per candidarsi alle prossime elezioni europee e cambiarla una volta per tutte questa benedetta Europa. Ma, ragazzi: non è questa la democrazia?", ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti in un video pubblicato sui social network.

"Permettere ai cittadini di scegliere chi andrà a difendere l'Italia e gli italiani al prossimo parlamento europeo?", ha detto ancora Salvini. "Ma poi fatemi dire – ha aggiunto – se a sinistra candidano una persona che è detenuta in un carcere all'estero con accuse pesantissime, e fanno bene a farlo perché poi saranno gli italiani a scegliere, noi non possiamo mettere nelle nostre liste un generale che ha difeso le vite dei suoi uomini e l'onore dell'Italia in Iraq, in Afghanistan e in tanti paesi al mondo? Quindi, viva la libertà, via la democrazia e starà agli italiani scegliere se preferiscono dare il voto a Ilaria Salis o a Roberto Vannacci".

Ma la candidatura di Vannacci non è stata accolta calorosamente nella Lega. E nelle ultime ore le voci critiche si sono moltiplicate. A dar voce al ‘sentiment' che gira nella base è l'assessore regionale veneto Roberto Marcato: "Vannacci con noi non c'entra proprio nulla. Io sono un padre fondatore della Liga Veneta e il Nordest è a forte trazione autonomista e lui non lo è, anzi viene dall'esercito. Ha un concetto ‘suggestivo', per essere eleganti, sugli omosessuali. Non si dichiara neanche antifascista, e la Lega lo è".

"Non sono uno studioso di flussi elettorali, ma dal punto di vista dei valori qui non è un valore aggiunto", ha detto in un'intervista al Tgr. Ma non è il solo. Trai big il governatore Massimiliano Fedriga ha già annunciato che non lo voterà: "Sono molto contento dei tre candidati del Friuli Venezia Giulia e sono possibili solo tre preferenze".

Nemmeno gli alleati sono d'accordo con la scelta della candidatura. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha commentato sarcastico: "Una scelta win-win, come si dice. Per lui, per la Lega e per l'esercito", perché se verrà eletto, dovrà lasciarlo o andare in aspettativa. "Anche Crosetto ha tanto seguito nelle Forze Armate e in Leonardo – è la risposta piccata del vicesegretario leghista Andrea Crippa -. E visto che ha così tanto seguito si candidi e si misuri in una campagna elettorale difficile e dispendiosa".

"Il sarcasmo lo lascio al ministro. È una sua opinione, se ritiene che sia così non vorrei deluderlo", ha replicato Vannacci, che "per ora" non lascerà l'esercito e, se non dovesse approdare a Strasburgo, deciderà più avanti come comportarsi. "Non sono sicuro di essere eletto, ora inizia la vera battaglia", ha detto ancora il 56enne toscano, giurando di aver sciolto il nodo solo "3-4 giorni fa", mandando un whatsapp a Salvini: "Mi ha scritto che era contento". 

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