“Ho fatto una campagna per ricollocare i valori e la proposta del Partito democratico nelle periferie e sui territori. Ho trovato una voglia di partecipazione e di novità enorme, segno che quell’idea dei circoli chiusi ha fallito”. Il successo alle Europee del PD non può che rafforzare il processo di cambiamento impresso dalla segretaria Elly Schlein: non ha dubbi Sandro Ruotolo, ospite della redazione napoletana di Fanpage.it nel giorno successivo all’elezione all’Europarlamento, avvenuta con oltre 110mila voti di preferenza.
Spiega ancora Ruotolo: “Dobbiamo curare il rapporto fra il partito e gli elettori, non solo quello del partito con gli eletti. Lo stiamo facendo fin dalle primarie e non finisce qui. Ora dobbiamo caratterizzarci sempre di più come testardamente unitari, anche mantenendo salda l’idea della costruzione del campo democratico con la sinistra e i 5 Stelle […] Siamo l’argine alla destra in Italia e lo saremo anche in Europa”. Quanto poi al percorso che lo ha portato in Europa, il giornalista non risparmia qualche stoccata: “Sono stato sostenuto dalla maggioranza Schlein, di certo non mi ha aiutato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, con tutto il suo sistema di potere. Del resto, mi pare evidente che questo sia il momento di cambiare e questo imprimatur elettorale ci aiuterà a trasformare questo partito. Basta con il Pd parallelo in cui contano di più i consiglieri regionali dei segretari di circolo e di federazione!”
Sulle scelte del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, invece, Ruotolo si limita a dire: “Non l’ho sentito, non c’è stata nessuna telefonata. Ma nella mia città c’è stato tanto affetto e ci sono tanti sorrisi che si incrociano. Ho intercettato tanto voto di opinione e credo sia stato premiato anche il mio impegno contro le mafie e il malaffare. Che ora continuerà anche al Parlamento Europeo”.