Europee, Lucano (AVS) : “Destre ossessionate dai migranti, con loro possono rinascere i borghi”
Mimmo Lucano è candidato alle elezioni europee per Alleanza Verdi e Sinistra nelle circoscrizioni dell'Italia Meridionale, Nord Ovest, Nord Est e Isole. Dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto l'ex Sindaco di Riace, per la gestione del centro d'accoglienza per migranti SPRAR nel suo paese, e dalla quale è uscito assolto dopo anni di campagne mediatiche della destra e di incredibili decisioni giudiziarie, ora Lucano da candidato indipendente punta al parlamento europeo. In questa intervista con Fanpage.it abbiamo provato a raccontare i principali punti del programma di Lucano che ha risposto anche alle domande dei nostri lettori che abbiamo raccolto attraverso i profili social di Fanpage.it.
Lei spesso quando racconta la sua storia parla di "un sogno", qual è il suo sogno per l'Europa?
Io utilizzo questa espressione perché è coerente con ciò che mi da entusiasmo, avere quasi come una finalità esistenziale perché il mio rapporto con la politica è nato così. Come diceva Peppino Impastato "su basi emozionali", perché io non chiedo una poltrona. Il mio sogno è stato quello di avere una dimensione della politica che crede nell'impossibile come prima cosa.
Quanto la Calabria ha bisogno dell'Europa?
Dobbiamo finirla di dire "ormai". Frasi come "Se ci sarà un'emancipazione del Sud questa avverrà solo chissà quanto", oppure "ah questo non è possibile", o anche "questo ormai è inutile". Questo soprattutto per i paesi abbandonati, come Riace, che appartengono alle cosiddette aree fragili, se diciamo "ormai" ce ne dobbiamo andare, non rimane nessuno. Rimane solo il silenzio quello dell'omertà, rimangono a dettare le condizioni solo le logiche perverse delle famiglie di mafia collegate con i mondi del potere. Non parlo della manovalanza, la mafia è quella con i colletti bianchi, è quella che decide, è il potere, è l'intreccio perverso con la politica. Una politica che gioca ad alti livelli, lo sappiamo tutti questo.
Tra le domande per lei dei nostri lettori c'è chi chiede la sua posizione in merito al conflitto tra Israele e Palestina
La prima cosa che voglio dire subito è che il 7 ottobre è stato un grande pretesto. Io sono sempre stato contro l'utilizzo delle armi, contro la guerra, perché invece di risolvere, peggiorano le cose e danno gli assist per il potere. Il 7 ottobre è stato un grande assist per la destra, innanzitutto per il governo israeliano. Poi quello che sta avvenendo a Gaza, questo genocidio non è giustificabile in nessun modo. Io sono al fianco del popolo palestinese totalmente, di cui condivido la storia e questo tentativo di libertà che si rincorre, è un sogno quello della libertà del popolo palestinese così come di quello curdo. Che Europa è se ci portiamo dietro tutte queste guerre? Poteva fare la voce fortissima, invece non ha fatto niente, per il negoziato, per la pace, per quello che sta avvenendo in Palestina oggi non ha fatto nulla.
La sua storia, quella di Riace è una storia di accoglienza e solidarietà, l'Europa invece diventa sempre di più una fortezza blindata che lascia morire in mare le persone, come si smonta questa fortezza?
Credo che quello che è successo a Cutro sia il momento più basso di questo governo di destra, che non lascia scampo, nemmeno a livello normativo. Le deportazioni in Albania, le esternalizzazioni delle frontiere, gli accordi con i paesi che non rispettano i diritti umani come Libia e Tunisia, tutto per una sindrome che hanno, è un'ossessione per queste persone. Io ho detto spesso che si tratta di un disturbo psichiatrico, perché non si può avere paura di un essere umano senza che ti abbia fatto niente, anzi che è vittima. Questa è una grave ipocrisia dell'Occidente, perché è l'Occidente che determina queste situazioni. Lì erano rifugiati in fuga dall'oppressione talebana e che non trovano spazio in un'Europa che determina con l'Occidente queste guerre, che obbligano le persone ad avere come unica opportunità questi viaggi che sono viaggi di morte. Il mio paese era morente, bisognava ripopolarlo, anche perché conviene perché recuperiamo la scuola, l'asilo, l'oratorio, ora dopo 5 anni di governo degli amici di Meloni e Salvini cosa c'è a Riace? Un paese morente. Questo riguarda un piccolo borgo calabrese ma tantissime altre realtà, tante case che non servono a nulla, paesi e paesi che potrebbero rinascere. Ma quale bisogno c'è di mandare le persone come deportati in Albania? Oppure fare questi accordi con altri paesi, perché loro sono ossessionati. L'immigrazione sarà un fenomeno mondiale inarrestabile finché ci sarà questo ordine di cose nel pianeta.