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Europee, Carlo Calenda (Pd): “Siamo stati arroganti e abbiamo pagato il conto”

L’autocritica dell’esponente dem, Carlo Calenda, ospite questa sera di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’, e candidato Pd alle europee: “Quando il Paese aveva appena cominciato a migliorare abbiamo iniziato a raccontare che il Paese era a posto. Che avevamo risolto i problemi, siamo stati arroganti e per questa arroganza abbiamo pagato il conto”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Penso che noi abbiamo fatto molti errori, penso a uno degli errori che abbiamo fatto, quando il Paese aveva appena cominciato a migliorare abbiamo iniziato a raccontare che il Paese era a posto. Che avevamo risolto i problemi, siamo stati arroganti e per questa arroganza abbiamo pagato il conto". Lo ha detto Carlo Calenda, candidato alle europee nella lista Pd-Siamo Europei, ospite questa sera di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa' su Rai1.

"Noi abbiamo un'etica privata che è completamente differente da un'etica pubblica. Faccio un esempio: Salvini non si presenta al lavoro, non va al Viminale e sta tra la gente. Bene, questo piace anche. Ma se ci vai una o due volte fa parte del tuo ruolo, se ci vai sempre un po' di meno e vi dico perché: pensate a un medico che non si presenta in ospedale e dice io vado tra la gente, o un poliziotto che non si presenta al lavoro e dice io vado tra la gente. Cosa ne penseremo? – ha continuato – Consentiamo alla politica di fare cose che non faremmo mai nella nostra vita privata e poi ci lamentiamo della serietà della politica". 

"Io – ha poi raccontato Calenda – ho avuto mia moglie che ha avuto una leucemia, è stata curata al Gemelli a Roma, molto bene. Sapete quanto ho speso? Zero per una cura che negli Stati Uniti sarebbe costata 1 milione di dollari. Sapete perché dobbiamo difendere le finanze dell'Italia? Per permettere questo", ha sottolineato l'ex ministro dello Sviluppo economico del governo Renzi.

Quindi ha attaccato il governo Lega-M5S: "È una versione horror del Grande Fratello in cui si discute del nulla, e si litiga su cose scioccanti". Per l'ex ministro "c'è qualcosa che si allenta nella tenuta etica e morale del Paese" e "il problema non è l'Europa, è il Paese che è completamente fermo". A proposito della scuola Calenda ha poi rivolto un appello ai genitori degli studenti: "Bisogna dire ai genitori che non devono mettere troppo naso nella scuola. Mi piacerebbe fare il ministro dell'Istruzione".

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