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Elezioni europee 2024

Europee, Ambrosi (FdI): “Sulle Case green il Pd ha fatto un disastro, li paghino loro i lavori”

In un’intervista a Fanpage.it Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia e candidata alle prossime elezioni europee nella circoscrizione Nord Est, ha attaccato la direttiva Case green approvata quest’anno in via definitiva. Parole dure anche sulla Lega, suo ex partito, e sulla candidatura del generale Vannacci: “Ho trovato le sue frasi sulle persone disabili assolutamente vergognose”.
A cura di Luca Pons
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Alle elezioni europee 2024 mancano poche settimane, e uno dei temi che anima il dibattito sono le politiche per il clima: il centrodestra è stato molto critico nei confronti del Green deal approvato in Unione europea, che prevede anche interventi come la direttiva Case green con dei paletti per la ristrutturazione degli edifici residenziali nei prossimi anni. Alessia Ambrosi, deputata trentina di Fratelli d'Italia che correrà nel Nord Est come terzo nome in lista (la prima donna dopo Giorgia Meloni), ha spiegato a Fanpage.it perché il suo territorio deve essere rappresentato in Ue, e ha attaccato il Pd proprio sul tema delle case green (dicendosi pronta a "fare le barricate" per cambiare la direttiva). Ambrosi, che è stata una militante leghista fino al 2021, ha criticato l'operato del Carroccio in Europa nell'ultima legislatura e la scelta di candidare il generale Roberto Vannacci: "Un uomo veramente, realmente di destra quelle cose" sulle persone con disabilità "non le avrebbe dette mai", ha affermato.

Onorevole, ha detto che FdI è l’unico partito che può eleggere un europarlamentare trentino: ci può spiegare perché, e perché è importante che il territorio sia rappresentato a Strasburgo?

La dimensione territoriale estremamente ridotta del Trentino rispetto alla vastità del collegio elettorale ci penalizza in termini di possibilità di riuscita. Se escludiamo due subentri a legislatura in corso, da ben trent'anni il Trentino non riesce ad eleggere alle urne un europarlamentare. È un enorme danno per il territorio e per le aziende nei rapporti con i centri decisionali europei.

L’ultima volta ci riuscì il grande Giacomo Santini con Forza Italia nel 1994, grazie alla grande forza in quel territorio del suo partito di riferimento. Adesso è Fratelli d’Italia ad avere la stessa forza. E se siamo compatti possiamo farcela. Faccio appello perciò alle elettrici e agli elettori di Fratelli d’Italia, a quelli di tutto il centrodestra, e in generale a tutte le trentine e i trentini di buona volontà dico: non disperdete il vostro voto, non buttatelo via dandolo a liste che non riuscirebbero mai a portare il Trentino in Europa. Scegliete un voto che sia veramente utile. È una grande occasione trentina, non sprechiamola.

Sta facendo un tour elettorale in tutte le province della circoscrizione: quali sono i temi a cui il suo elettorato è più sensibile? E quando parla di una "Italia più grande in Europa", cosa intende?

Io rappresento politicamente il Trentino e l’Alto Adige, sono nata e cresciuta nel mio Veneto, ma accettando la candidatura che mi ha proposto Giorgia Meloni per il collegio del Nord Est ho fatto a me stessa un giuramento solenne: essere la voce in Europa di tutto il territorio della circoscrizione, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia inclusi. Per me è un imperativo morale, perché non esistono e non debbono esistere elettori di serie A e di serie B. Vuol sapere cosa vogliono gli elettori sul territorio? Ma è semplicissimo: vogliono essere ascoltati, mentre spesso i politici non ascoltano, e pensano a parlare e a essere ascoltati solo loro. La mia è una campagna elettorale totalmente diversa. Amo stare tra la mia gente e cercare di avvicinare i cittadini alle istituzioni affinché non ci vedano come un nemico, o quell'élite distante dai loro problemi e le loro richieste.

Esattamente come l'Europa di oggi, dei burocrati delle leggi ideologiche e radical chic, che dobbiamo tentare di cambiare in un'Europa della gente per la gente. Le nostre elettrici e i nostri elettori ci chiedono difesa della casa dalla direttiva Green, difesa dei nostri prodotti, del made in Italy. Il nostro partito ha un felicissimo slogan, ‘L’Italia cambia l’Europa'. E io aggiungo: cambiare tutto di questa Europa che non ci sta a sentire. Con un'Italia finalmente protagonista, come si conviene ad una grande nazione fondatrice.

Si è espressa duramente contro la direttiva Case green, dicendo di essere pronta a fare le "barricate" contro la norma. Crede che sia comunque necessario ridurre le emissioni degli edifici in Italia e in Ue? E se sì, quale pensa che sarebbe il modo più giusto per procedere?

Anche Fratelli d’Italia ha a cuore le sorti dell’ambiente. Siamo e ci definiamo conservatori, come potremmo non essere sensibili alle sorti del nostro pianeta? Ma questo non può avvenire a discapito della libertà delle persone, non può avvenire obbligandoci a ristrutturare casa a nostre spese anche se non vogliamo farlo. Contesto due cose della normativa Green: il fatto che alla fine i cittadini debbano pagare di tasca propria, cosa assolutamente assurda e inaccettabile; e la tempistica estremamente ridotta per provvedere agli interventi. Altrimenti li paghi il Pd che li ha approvati, questi lavori: vorrà dire che il conto lo manderemo a loro.

L’anno scorso attirò molta attenzione un suo tweet in cui scrisse che i "tipi di destra" sono "amanti delle tradizioni, del buon cibo, di un calice di vino italiano, di decoro, ordine e sicurezza", mentre "i tipi di sinistra" sono "adoratori di farine di insetti, di case green e auto green" e così via. Era una provocazione, ma toccava diversi dei temi su cui oggi punta in campagna elettorale. Potrebbe spiegare meglio questa distanza, e che visione di Europa c'è alla base?

Ha ragione, la mia campagna elettorale è esattamente basata sui valori che ci differenziano e che da tempo metto in evidenza, perché non è vero che in politica siamo tutti uguali. Noi non solo amiamo i nostri prodotti, le nostre tradizioni: noi li difendiamo come scelta politica per le persone e tra le persone. E per farlo, per le cose in cui noi ‘tipi di destra’ crediamo, lo dico ancora e lo ripeto: in Europa se servirà farò le barricate. Gli elettori non mi votino se in Europa vogliono delle mediazioni, ma se in Europa vogliono fare rivoluzioni nell’interesse dell’Italia e degli italiani, se in Europa vogliono davvero cambiare tutto.

Lei ha militato a lungo nella Lega Nord, prima di passare a FdI nel 2021, con la nascita del governo Draghi. Oggi cosa direbbe a un elettore leghista per convincerlo a votare lei?

Fratelli d’Italia è da tempo il mio partito, e ci milito con piena soddisfazione. L’impossibilità di restare nella Lega è nata per un motivo preciso: la scelta di Salvini di governare assieme al Pd e al Movimento 5 Stelle. Per non era assolutamente possibile. Io sono anticomunista e antigrillina per principio, non li sopporto, credo anzi di soffrire di una strana forma di allergia… In Europa direi che la Lega ha già dato, nel senso che cinque anni fa hanno avuto un grande successo ma non mi pare che a Bruxelles abbiano inciso come avrebbero potuto con quei numeri. Diciamo che la Lega in Europa ha usato non al meglio la grande occasione che ha avuto. Adesso tocca a noi: se gli elettori ci daranno fiducia, potremo fare molto meglio.

E il generale Roberto Vannacci? Cosa pensa della sua candidatura?

Guardi, io mi reputo e sono una donna di destra, profondamente di destra, abituata a mettere cuore e onore nella politica e nella vita. All’inizio mi piaceva per il suo coraggio. Ma ho trovato le sue frasi sulle persone disabili assolutamente vergognose, anche se poi ha provato goffamente a smentirle. Ho una sorella con disabilità, so cosa vuol dire per una famiglia vivere questa condizione. Vannacci verso le persone disabili ha gravemente peccato di insensibilità, e per me è un peccato molto grave, trovo abbia agito senza cuore e senza onore. A destra il primo valore è il rispetto, soprattutto per chi vive situazioni di vita difficili. Un uomo veramente, realmente di destra quelle cose non le avrebbe dette mai.

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