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Elezioni europee 2024

Europee 2024, l’appello per candidare Mario Draghi: chi lo vuole alla guida della Commissione Ue

“Riteniamo che Mario Draghi rappresenti una straordinaria opportunità per l’Unione Europea. Per questo ci facciamo promotori della sua candidatura a Presidente della prossima Commissione Europea”, è l’appello lanciato da Adesso, il movimento fondato da Tommaso Greco. Tra i firmatari Linus, Pietro Ichino e Claudio Martelli.
A cura di Giulia Casula
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Tutti vogliono Mario Draghi. Dopo le indiscrezioni che volevano l'ex premier a capo del Quirinale e dopo le voci su una sua successione alla guida del Consiglio europeo al posto dell'uscente Charles Michel, torna l'ipotesi di una candidatura dell'ex presidente della Bce alla presidenza della Commissione europea. A chiederlo è un gruppo variegato di personalità politiche e personaggi noti (tra cui il direttore di Radio Deejay Linus, il socialista Claudio Martelli e il giurista Pietro Ichino) in un manifesto su iniziativa di "Adesso", il progetto indipendente fondato dall'editore Tommaso Greco.

Il movimento, che si occupa di fare sensibilizzazione su alcuni temi di natura sociale (il cosiddetto "mediactivism"), si è reso promotore di un appello in cui si chiede agli eurodeputati di candidare l'ex premier come presidente della Commissione europea. "Riteniamo che Mario Draghi rappresenti una straordinaria opportunità per un'Unione Europea impegnata a realizzare i progetti ambiziosi che gli Stati membri si sono dati e a riaffermare il proprio ruolo a livello globale. Per questo ci facciamo promotori della sua candidatura a Presidente della prossima Commissione Europea", si legge nel manifesto.

Per firmatari, "l’Europa si trova a un bivio cruciale della sua storia. La nostra Unione, simbolo di pace, prosperità e cooperazione, rischia di perdere il suo peso sulla scena internazionale, a meno che il processo della sua evoluzione in senso federale, con tutte le assunzioni di responsabilità che ne conseguono, non subisca una forte accelerazione". Un'accelerazione che secondo i promotori Mario Draghi sarebbe capace di imprimere. "L’Unione Europea si è data una serie di obiettivi ambiziosi rispetto alla transizione ecologica, all’innovazione tecnologica e alla costruzione di un sistema di difesa comune almeno a un nucleo centrale dei propri Stati membri; ma dovrà necessariamente confrontarsi con una situazione internazionale nella quale gli equilibri sono in rapida evoluzione", spiegano.

Tra i nomi dei firmatari spuntano anche quelli del regista Andrée Ruth Shammà, l'ex presidente della Corte d’appello di Milano Marina Tavassi, del professore di Diritto costituzionale Cesare Pinelli, il presidente della Fondazione Anna Kuliscioff Walter Galbusera e dei politici Fabrizio Cicchitto e Gennaro Acquaviva.

Secondo i promotori perché l'Ue sia in grado di affrontare le sfide che la attendono – dal conflitto in Medio oriente alla guerra in Ucraina-  "è necessario che alla guida della Commissione Europea venga posta una persona non soltanto capace, esperta, autorevole, ma anche fortemente impegnata a sostegno del progetto federalista; una persona, inoltre, che sappia svolgere un ruolo di leadership non solo sul piano continentale, ma anche su quello globale", si legge. Una figura che per i firmatari sarebbe  proprio quella dell'ex presidente della Bce. "Mario Draghi ha dimostrato una caratura istituzionale e una credibilità internazionale che non ha pari nel nostro continente. La sua lucidità e la sua determinazione alla guida della Banca Centrale Europea hanno ristabilito nei momenti più delicati la fiducia nelle Istituzioni europee, rafforzando la coesione tra gli Stati membri. La sua leadership, messa al servizio dell’Italia in un momento particolarmente critico assumendo l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri nello spirito del civil servant ha restituito credibilità e peso internazionale al nostro Paese", concludono.

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