Europee 2014, Renzi a Firenze: “Non molliamo di un centimetro, il futuro è nostro”
Ore 22.30 – Il comizio di chiusura della campagna elettorale di Matteo Renzi è terminato.
Ore 22.25 – Secondo gli organizzatori in Piazza della Signoria ci sono 20mila persone: "Una grande serata di festa e partecipazione – commentano Dario Parrini, segretario regionale Pd, e Antonio Mazzeo, responsabile dell'organizzazione -. Davanti a tutte queste persone e dopo la grande iniziativa del pomeriggio a Prato, guardiamo ancor più con ottimismo al risultato delle europee e delle amministrative di domenica. E siamo solo all'inizio. In pochi mesi del governo Renzi abbiamo portato risultati concreti e siamo certi i cittadini li riconosceranno con il risultato delle urne".
Ore 22.20 – Il premier, davanti a una piazza gremita, ha detto: "Anziché aver la puzza sotto il naso e dire che chi non vota come voi sbaglia, andate casa per casa, cercateli sulla rubrica del telefonino, andate dal collega che vuole andare al mare. Ditegli vai più tardi, la Firenze-Mare è bloccata".
Ore 22.15 – Renzi: "Non ne posso più di un'Europa che ci dà le lezioncine su gelati e utensili. Ma che Europa è quella che dice al bambino che sta affogando in mare, ‘eh no, questo è un problema dell'Italia'. Noi andiamo in Europa per renderla più umana".
Ore 22.05 – Il premier: "Quattro coincidenze incredibili arrivano in Europa: si rinnovano le istituzioni europee, arriva il semestre della presidenza italiana alla Ue, l'Italia ha 183 miliardi di soldi europei da spendere. La quarta: ci siam capiti, le politiche di austerity non bastano più. Questo vuol dire che ci deve essere un partito che dica: non vi proponiamo l'urlo, ma vi prendiamo per mano e vi portiamo in Europa, a farci sentire di più per cambiare le regole del gioco".
Ore 22.00 – "La lotta alla mafia – ha detto Renzi – dovrebbe unire gli italiani. E diciamo a tutte le donne e uomini in divisa che nessuno proverà a tirarli per la giacchetta. Mentre qualcuno (Grillo, ndr) è andato a Torino a omaggiare i No Tav".
Ore 21.55 – I Movimenti fiorentini per il diritto alla casa hanno dato vita a una contestazione a Metteo Renzi appena il premier è arrivato sul palco. Urla (‘Subito case, subito case' ndr.), fischietti ed uno striscione cui è stato impedito di essere srotolato dalle forze dell'ordine hanno caratterizzato la contestazione durata pochi minuti. "Rispondiamo a chi in tutte le piazze d'Italia in questi giorni, con un sorriso, con entusiasmo.- ha replicato dal palco Matteo Renzi – Noi salveremo l'Italia nonostante loro, anche per loro, con l'emozione".
Ore 21.45 – Matteo Renzi ha guadagnato il palco osannato dal pubblico di piazza della Signoria. "Tornare a casa dopo un lungo viaggio, tra le persone che ti vogliono bene, è un'emozione che non ha paragone". Poi ha menzionato i contestatori di ieri: "Salveremo l'Italia anche per loro". "Andiamo in Europa a rappresentare la bellezza, non i vaffa", ha detto riferendosi ai sostenitori del Movimento 5 Stelle.
Ore 21.30 – Dario Nardella – candidato sindaco di Firenze – apre il comizio in piazza della Signoria del Presidente del Consiglio ricordando, tra gli altri, Enrico Berlinguer. "Rattrista aver visto sventolare la bandierina di Enrico Berlinguer per raccattare qualche voto", ha detto Nardella rivolgendosi a Grillo. "Non ci stupisce più nulla". "Noi siamo qui in piazza della Signoria con gioia e per la speranza con un progetto per l'Italia e per l'Europa. Loro sono in piazza San Giovanni per l'odio".
Ore 21.15 – Piazza della Signoria è quasi gremita di sostenitori di Matteo Renzi, che ingannano l'attesa ascoltando musica rock. Decide di bandiere e striscioni a sostegno del presidente del Consiglio tra i quali uno, vicino al palco, molto emblematico e rivolto a Grillo: "Noi da Berlinguer, voi oltre Hitler". Collegato con il Tg5 intanto il premier ha detto: "Se vinco di un punto o perdo di un punto cambia poco per il governo, ma cambia molto per l'Europa".
UPDATE: Prima di recarsi a Firenze, dove chiuderà con un comizio in Piazza della Signoria, Matteo Renzi è stato a Prato, dove ha anche sostenuto il candidato locale alla carica di sindaco. Il Presidente del Consiglio, tuttavia, ha offerto un'anteprima di ciò che potrebbe dire nel capoluogo toscano: "La politica non è una gara di insulti, non si fa sulla paura e le minacce. E il Pd è il partito della passione, dell'entusiasmo e della dignità", ha dichiarato Renzi, aggiungendo "Da Grillo non accettiamo lezioni di legalità, lui che in Sicilia è andato a dire che la mafia non esiste". Il premier ha invitato quindi a "chiedere voti" a destra: "Non vi chiediamo solo di andare a votare domenica – ha spiegato Renzi -, ma di prendere il telefonino, guardare la rubrica e convincere uno per uno chi non ha votato per noi. Chi ha votato Berlusconi e chi ha votato Grillo. Perché l'altra volta abbiamo perso. Bisogna convincere anche chi vuole andare al mare a Viareggio, prima si vota, poi si va al mare, che al rientro sull'autostrada c'é traffico". "Bisogna andare a prendere uno per uno il voto di quelli di destra. Non è una parolaccia. Andiamo a prendere quelli che l'altra volta hanno votato di là".
Per la resa dei conti finale Matteo Renzi ha deciso di giocare in casa. Il Presidente del Consiglio, infatti, chiuderà stasera la campagna elettorale per le elezioni europee nella "sua" Firenze, città di cui è stato sindaco fino a pochi mesi fa. Il premier, dunque, cercarà di dare l'accelerazione decisiva per vincere il "derby" contro Grillo da Piazza della Signoria, dove il Partito Democratico di aspetta non meno di 10 mila persone e dove è stato allestito un servizio d'ordine efficientissimo: il partito ha messo in campo 200 uomini, mentre la questura ha allertato altri 120 agenti. L'obiettivo, ovviamente, è quello di scoraggiare eventuali contestazioni come quella di ieri in Piazza del Popolo, a Roma. Lo scontro, manco a dirlo, è con Grillo che – nel frattempo – ha dato inizio al comizio di chiusura del Movimento 5 Stelle a Piazza San Giovanni, dove il comico genovese farà un intervento di apertura alle 19 e un altro – di chiusura – alle 21.
Il Presidente del Consiglio, tuttavia, non parlerà soltanto di elezioni europee ma anche di amministrative. Il 25, infatti, si vota anche per il rinnovo dei sindaci di Prato e Firenze: nella prima il premier vuole strappare la fascia tricolore a Roberto Cenni, esponente del centrodestra. A Firenze, invece, punta tutto sul suo "delfino" Dario Nardella, già alla guida della città da quando Renzi è diventato primo ministro. La vittoria al primo turno tuttavia è tutt'altro che scontata: "Se Grillo va forte, a Firenze il M5S potrebbe prendere molti voti e, semmai dovessimo andare al ballottaggio, sarebbe probabile andare con loro", ha ammesso oggi Nardella, tradendo una certa preoccupazione.