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Eterologa vietata fino a una legge in Parlamento: è polemica

Per l’introduzione della fecondazione eterologa in Italia sarà necessario attendere una legge del Parlamento. Il decreto legge annunciato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin non ha avuto infatti il via libera da parte del Consiglio dei ministri.
A cura di Susanna Picone
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Ancora uno stop per l’introduzione della fecondazione eterologa in Italia. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha cancellato il divieto previsto dalla legge 40, aveva annunciato un decreto legge che però non ha avuto il via libera da parte del Consiglio dei ministri che, all’unanimità, ha chiesto invece al Parlamento di occuparsi della questione. Saranno le Camere a dover varare una legge per regolamentare la materia. La stessa Lorenzin ha spiegato come sono andate le cose in una lettera inviata ai gruppi parlamentari: “Nella odierna riunione del Cdm è stata esaminata la mia proposta di intervento legislativo urgente per dare attuazione alla sentenza della Corte. Dopo un'approfondita discussione, il Cdm ha condiviso, all'unanimità, la necessità di intervenire in via legislativa, nonché, tenuto conto degli evidenti profili etici che attingono la materia, di rimettere ad un'iniziativa legislativa parlamentare la disciplina dell'eterologa nel nostro ordinamento”.

Fecondazione eterologa, Lorenzin auspica tempi brevi

Il ministro ha però sottolineato la necessità che i tempi siano brevi: “Si è deciso di richiedere a tutti i gruppi parlamentari – così nella lettera – di assumere iniziative dirette ad una tempestiva attuazione della sentenza della Consulta”. Lorenzin ha anche inviato ai gruppi parlamentari la bozza di decreto legge messa a punto dagli uffici del ministero. La lettera contiene quelle norme tecniche chiave per dare il via libera a un’eterologa a carico del servizio sanitario: dall’età dei donatori, agli esami che avrebbero dovuto fare, ai limiti di donazioni, al registro nazionale, con le regole sull’anonimato e la tracciabilità. Ma fin quando le Camere inizieranno a lavorare, la fecondazione eterologa resta vietata. Decisione che ha immediatamente scatenato le polemiche.

Eterologa, la posizione della Regione Toscana

Secondo l’avvocato e segretario dell'Associazione Coscioni, Filomena Gallo, l’eterologa in Italia è una tecnica che è già legale e si può dunque applicare subito: “Nessun Parlamento o ministro – ha spiegato – può affermare che l'eterologa è vietata fino a quando non ci sarà una legge. I giudici hanno chiarito che non c'è vuoto normativo e i Centri potranno iniziare ad applicare dunque l'eterologa”. Netta anche la posizione espressa dal governatore della Toscana Enrico Rossi, dopo il via nei giorni scorsi alla delibera regionale per l'eterologa: “La nostra delibera c'è per garantire sicurezza. Quella che abbiamo approvato non è una legge, ma una delibera che delinea delle metodiche tecniche. Se lo Stato è pronto a legiferare la nostra è una delibera ‘cedevole', e siamo pronti a recepire i contenuti”.

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