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Esodati: Polillo ipotizza il reintegro, la Fornero s’infuria

Ancora tensioni sulla questione esodati. Il sottosegretario all’economia propone il reintegro, ma la Fonero e la Cgil non abboccano. E l’Inps non riesce a stimare il numero esatto di chi gravita nel limbo tra lavoro e pensione.
A cura di Alfonso Biondi
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Ancora tensioni sulla questione esodati. Il sottosegretario all'economia propone il reintegro, ma la Fonero e la Cgil non abboccano.

Attorno alla questione esodati c'è ancora grandissima apprensione. Il governo continua a sbattersi per cercare una soluzione valida, ma al momento resta molto complicato cavare il ragno dal buco. Bisognerà tendere una mano a tutti coloro rimasti nel limbo tra lavoro e pensione, ai cosiddetti "esodati". Si tratta di coloro che, dopo aver accettato un accordo per prepensionamento o mobilità, al suo scadere si ritroveranno senza alcun introito, colpa della riforma delle pensioni voluta dal governo Monti, che, di fatto, ha cambiato in corsa le regole del gioco. E se con le vecchie regole gli interessati avrebbero dovuto aspettare 2-3 anni per la pensione, comunque coperti da incentivi aziendali, adesso di anni dovranno dovranno aspettarne 5-6. Il rischio, quindi, è quello di dover passare diversi anni senza un reddito certo, senza né lavoro né pensione. La domanda, quindi, è la seguente: cosa ha intenzione di fare il governo?

Per la Fonero soluzione entro giugno, ma servono risorse- Il Ministro del lavoro Elsa Fornero va ripetendo di non aver dimenticato il problema e che una soluzione sarà sicuramente trovata entro giugno. Uno dei nodi da sciogliere resta senza dubbio quelle delle risorse. "Bisogna trovare le risorse per consentire al più ampio numero di queste persone di accedere alla pensione con le regole precedenti” aveva detto qualche giorno fa il Ministro nel corso di una trasmissione radiofonica. Bisognerà poi capire quanti sono effettivamente questi lavoratori esodati. Il numero esatto non si conosce ancora e che si tratti di un calcolo abbastanza complicato l'ha fatto sapere anche l'Inps. Gli esperti di previdenza parlano di una cifra compresa tra le 350 mila e le 360 mila unità.

Polillo ipotizza il reintegro, ma scoppia il caos- L'impressione è che il governo non abbia ancora deciso le modalità con cui affrontare la faccenda. E nella compagine governativa non mancano certo le tensioni. Il sottosegretario all' Economia Gianfranco Polillo, nel corso della trasmissione "In onda" su La7, ha confermato che il governo non lascerà per strada delle persone che "non hanno nessuna colpa rispetto agli accordi che hanno sottoscritto con le aziende". Poi l'ipotesi di un reintegro in azienda degli esodati:  "Se cambiano le condizioni che hanno legittimato l'accordo con l'azienda secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico- ha dichiarato Polillo- i lavoratori possono chiedere che quell'accordo sia nullo". L'uscita del sottosegretario non è però piaciuta né al Ministro Elsa Fornero né alla Cgil. La Fornero ha detto di non voler ingenerare "confusione o illusione" tra gli esodati. Fonti del ministero del lavoro hanno poi dichiarato all'Ansa:  "Se Polillo ha un buona ricetta per risolvere il problema degli esodati se ne faccia carico personalmente". E le affermazioni del sottosegretario non sono piaciute neanche alla Cgil, che, per bocca di Lamonica, parla di "un'improvvisazione irresponsabile" e dichiara in maniera provocatoria: "Siamo ansiosi di vedere tutte le aziende che hanno licenziato di riprendersi i lavoratori esodati".

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