Esodati, Fornero rassicura: “Dopo i 65mila per gli altri troveremo una soluzione”
Dopo i dati diffusi dal Ministero del lavoro sulle stime dei lavoratori esodati e le conseguenti polemiche che sono scaturite sul numero di 65mila unità coinvolte, il Ministro Elsa Fornero ha voluto chiarire alcuni punti della vicenda con una lettera indirizzata al quotidiano il Sole 24 ore. Il Ministro oltre a spiegare che la difformità dei conteggi e il "balletto delle cifre"non è imputabile al suo Dicastero né alla sua persona, ricorda che nella stessa nota pubblicata due giorni fa lei stessa si è impegnata a trovare altre soluzioni per i lavoratori esodati non compresi nel conteggio del tavolo tecnico varato dal Ministero del lavoro.
Differenza nei criteri di conteggio degli esodati – Il problema principale, ha ricordato Fornero, sono i criteri con cui vengono fatti i conteggi, quelli del tavolo tecnico prendono in considerazione solo quelli fissati in base alla riforma Salva Italia e ai successivi emendamenti parlamentari al decreto milleproroghe, che prevedono solo il conteggio di chi maturerà i requisiti previdenziali nei prossimi 24 mesi. Per tutti gli altri il Ministro si impegna a varare provvedimenti ulteriori nel corso dell'anno per far rientrare nei requisiti precedenti alla riforma delle pensioni i lavoratori che hanno stipulato u accordo entro il 2011.
Nessuna contraddizione tra le cifre Inps e del Ministero – Per Fornero, dunque, non vi è alcuna contraddizione tra le cifre diffuse dall'Inps in commissione Lavoro della Camera e quelle del tavolo tecnico sugli esodati, a cui peraltro partecipava lo stesso ente previdenziale, perché sono "differenti l'oggetto e le finalità delle stime". I conteggi dell'Inps sugli esodati, o salvaguardati come li definisce il Ministro, si riferiscono ad una platea molto più ampia che riguarda i lavoratori che usciranno realmente dall'impresa, nell'arco dei prossimi quattro anni. E proprio su questa tipologia di esodati il Ministro si è impegnata ad assumere provvedimenti normativi ulteriori anche se avverte che il loro numero "non è al momento stimabile in modo preciso".
Soluzione in più tappe – Sul tema degli esodati, quindi, avanti a tappe, prima risolvendo la questione dei 65mila entro il termine fissato al 30 giugno, poi con provvedimento ad hoc per ricomprendere i lavoratori che man mano matureranno i requisiti di pensionamento. A questo punto il problema sono le risorse finanziarie che, se sono sufficienti per il decreto da varare nei prossimi mesi, al momento non esistono per i provvedimenti futuri. Il sottosegretario all'economia Polillo assicura che si provvederà anno per anno anche perché "mettere a bilancio una cifra spropositata adesso farebbe saltare tutti gli equilibri finanziari".