Esodati del Superbonus in corteo, Conte: “Famiglie e lavoratori abbandonati alla disperazione”
Oggi a Roma sono scesi in piazza gli ‘esodati del Superbonus‘, cioè lavoratori e imprenditori del settore edile che si ritengono "truffati dallo Stato" – come recitava uno degli striscioni del corteo – dopo l'ultimo intervento del governo Meloni in materia di superbonus 110%. A febbraio, con un decreto legge, l'esecutivo ha fissato per il 31 marzo 2023 la fine della cessazione dei crediti del superbonus e la fine dell'aliquota al 110%. La maggior parte dei benefici fiscali sono stati interrotti, dato che il governo considera il superbonus una misura "a effetto allucinogeno" per il mercato edilizio, nonostante i conti usati dall'esecutivo per criticare la misura non tornassero del tutto.
Alla manifestazione ha preso parte anche Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, forte promotore del superbonus edilizio che è nato durante il suo governo per iniziativa del M5s. "Una politica seria non cambia le regole ‘a partita in corso' abbandonando poi i cittadini al loro destino. Il governo non deve rinnegare gli impegni presi in campagna elettorale", ha dichiarato Conte su Twitter.
Il Movimento è sceso in piazza "a fianco di imprenditori, famiglie, lavoratori e professionisti che pagano l'avversione del governo su superbonus e misure per l'edilizia", misure "che hanno portato una enorme crescita, posti di lavoro e vantaggi ambientali a beneficio di tutti. Ora vanno sbloccati i crediti fiscali incagliati: non possiamo permettere che famiglie e operatori siano abbandonati alla disperazione. Ci batteremo fino all'ultimo, fino a quando non otterremo una soluzione", ha detto il presidente del M5s.
Durante il corteo, sono anche partiti dei cori di insulti alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Conte ha preso la parola con il megafono della testa del corteo, dicendo: "Sono qui per risolvere con voi un problema, ma non siamo qui per insultare il governo e insultare sul piano personale presidente o ministri. Se verranno fuori altri insulti, dovrò lasciare il corteo".
La proposta del centrodestra per spostare ancora le scadenze del superbonus
Oggi è emerso anche che la maggioranza starebbe lavorando a un emendamento del decreto Superbonus, per estendere i termini e le scadenze. Secondo quanto appreso da fonti di stampa, sarebbe in arrivo alla commissione Finanze della Camera (che sta esaminando il decreto) una proroga dal 30 marzo al 30 novembre 2023 per cedere a un istituto bancario il proprio credito d'imposta del 110%, anche se si pagherà una sanzione di 250 euro quando si farà la dichiarazione dei redditi.
Per i lavori sulle villette e in generale su tutte le abitazioni unifamiliari e unità abitative indipendenti, la proroga dovrebbe andare fino al 30 giugno, se alla data del 30 settembre 2022 i lavori erano già completati almeno al 30%. L'autore della modifica è il relatore della misura in commissione, il deputato Andrea De Bertoldi di Fratelli d'Italia. Potranno proseguire anche le cessioni per i lavori effettuati dalle onlus e per le case popolari.