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Eserciti regionali: ecco la nuova proposta della Lega

Oggi alla Camera la Lega ha presentato una proposta di legge sugli Eserciti Regionali: tali milizie dipenderanno dal Cdm e dai governatori regionali e dovranno intervenire in caso di calamità naturali, di gravi attentati, di incidenti alle infrastrutture.
A cura di Alfonso Biondi
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Lega Nord

Mentre Berlusconi è impegnato a Tunisi nel vertice sull'immigrazione, una nuova proposta di legge firmata Lega Nord è arrivata oggi alla Camera. Una proposta che a qualcuno sicuramente sembrerà un po' bizzarra e che, forse, bizzarra lo è davvero. Il Carroccio, infatti, ha proposto di istituire dei cosiddetti "Eserciti regionali" sul modello della Guardia nazionale americana. Gli eserciti regionali dovranno essere pronti ad intervenire in caso di calamità naturali, di gravi attentati, di incidenti alle infrastrutture o ai siti produttivi e per mantenere l'ordine pubblico qualora il Consiglio dei ministri o i Governatori regionali lo deliberino.

Si tratterà insomma di vere e proprie milizie militari che dovranno rispondere sia al Consiglio dei Ministri sia ai singoli governatori. La proposta porta la firma di tutti i parlamentari leghisti, eccezion fatta per il capogruppo Marco Reguzzoni, e prevede che le milizie siano composte, tra l'altro, da cittadini italiani volontari cessati dal servizio senza demerito con età inferiore ai 40 anni. Nel provvedimento si legge che:

Nella Repubblica manca uno strumento agile e flessibile che possa essere impiegato a richiesta degli esecutivi regionali per far fronte alle situazioni che esigono l'attivazione del sistema di protezione civile. L'importazione nel nostro ordinamento dell'Istituto della Guardia Nazionale permetterebbe di assicurare il soddisfacimento di queste esigenze liberando i reparti operativi delle Forze Armate da compiti di presidio del territorio dei quali sono talvolta impropriamente gravati e predisponendo uno strumento utilizzabile all'occorrenza quando il moltiplicarsi degli interventi all'estero riduca, ad esempio, le risorse organiche disponibili in patria

L'impressione è che su questa proposta si discuterà a lungo e che, forse, anche all'interno della stessa compagine di governo sarà difficile raggiungere un punto di vista comune.

Il primo a rilasciare delle dichiarazioni sulla faccenda è stato Ettore Rosato, tesoriere del gruppo del Pd alla Camera, che ha bollato il provvedimento come ridicolo e ha aggiunto: "se è una provocazione è di cattivo gusto. Se è una cosa seria è ancora più preoccupante. Si tratta di un'iniziativa pericolosa contro la quale ci opporremo con tutte le nostre forze".

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