video suggerito
video suggerito

Entro il 2018 potremmo dire addio ai maxi-conguagli per le bollette di luce e gas

Una proposta di legge di Simone Baldelli (Fi) punta ad abolire i maxi-conguagli sulle bollette di acqua, gas e luce relative a un periodo superiore ai due anni. Secondo quanto riferito da Baldelli a Fanpage, il testo potrebbe diventare legge entro la fine della legislatura.
A cura di Stefano Rizzuti
1.265 CONDIVISIONI
Immagine

Quello dei maxi-conguagli è un fenomeno che riguarda, potenzialmente, milioni di italiani. A tantissimi utenti è capitato di ricevere bollette di acqua, gas e luce riguardanti addebiti risalenti a periodi di fatturazione passati anche da anni. Proprio per questo motivo alla decima commissione della Camera è in discussione un disegno di legge, proposto da Simone Baldelli (Forza Italia), che punta ad abolire le maxi-bollette riguardanti un periodo di fatturazione che risalga a più di due anni di tempo dall'emissione della fattura.

La proposta di legge potrebbe essere approvata entro la fine della legislatura, secondo lo stesso Simone Baldelli che ha spiegato a Fanpage.it: "Tutto il centrodestra più gli ex Sel e gli ex montiani hanno firmato la proposta. Il M5s ha detto che la firmerà e la sosterrà. Il Pd ne esprime il relatore. C'è un consenso sostanzialmente unanime e se ci saranno le condizioni andremo in commissione in sede legislativa", potendo così evitare il passaggio in Aula che allungherebbe i tempi per l'approvazione.

"Abbiamo terminato le audizioni – spiega ancora Baldelli – ora dovrebbe iniziare l'esame dell'articolato con la presentazione degli emendamenti". È lo stesso deputato di Forza Italia a fornire alcuni dati emersi dalle audizioni. "In Italia il solo settore del gas emette 138 milioni di bollette l'anno. Ciò che ci hanno spiegato è che i conguagli sopra i mille euro sono meno dell'1%, ovvero quasi un milione di maxi-bollette all'anno solo nel settore gas". Uno dei problemi principali riguarda il fatto che spesso queste fatture vengono applicate sui "consumi stimati e non su quelli reali".

Negli ultimi giorni si è soffermato sul tema anche Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Antitrust, parlando di un fenomeno che è sì "notevolmente diminuito" ma che è "ancora attuale". Pitruzzella ha quindi proposto la possibilità di "introdurre nell'ordinamento un termine breve di prescrizione per l'emissione delle fatture, ipoteticamente biennale", mostrandosi così in perfetta sintonia con la proposta di legge.

La proposta di legge contro le maxi-bollette

Il testo della proposta di legge presentata da Baldelli parte da un'affermazione di base: “Si è purtroppo diffuso il fenomeno delle cosiddette maxi-bollette o maxi-conguagli. Si tratta dei ben noti bollettini relativi alle utenze dell’energia elettrica, dell’acqua e del gas, in ragione delle quali i cittadini si vedono costretti a corrispondere sostanziosi conguagli". Secondo quanto spiegato ancora nel testo, "in molti casi non sono altro che il frutto di anni di addebiti dovuti a conteggi di consumi meramente stimati ma non effettivi".

Il rischio, per molti consumatori, è quello di "trovarsi a pagare somme ingenti, anche di alcune migliaia di euro, per evitare il distacco dell'utenza domestica". Secondo la proposta di legge, "l'emissione di maxi-bollette per conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni costituisce una pratica commerciale contraria ai principi richiamati nella fase di esecuzione del contratto, in particolare perché presuppone un ritardo che non può essere in alcun modo attribuito al consumatore, ma solo all’operatore".

La proposta di legge prevede che "l'emissione di fatture a debito nei riguardi dell'utente per conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni costituisce pratica commerciale contraria ai principi di buona fede, correttezza e lealtà" per quanto riguarda i contratti di fornitura di energia elettrica, di gas e del servizio idrico. Allo stesso modo, anche "l'inserimento dell'intimazione di pagamento immediato con minaccia del distacco dell'utenza per conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni costituisce pratica commercial aggressiva".

La legge, nel caso di approvazione, tutelerebbe maggiormente l'utente permettendogli di sospendere il "pagamento finché non sia stata verificata la legittimità della condotta dell’operatore". Inoltre, "nel caso di comportamenti illegittimi gli utenti non sono obbligati al pagamento delle fatture. In ogni caso, gli utenti non sono obbligati al pagamento delle fatture emesse sulla base di consumi stimati per periodi relativamente ai quali essi abbiano tempestivamente comunicato gli effettivi consumi". Infine, la proposta prevede anche che l'utente possa "sempre chiedere il pagamento rateale del conguaglio".

1.265 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views