Encomio solenne al maresciallo Masini, indagato per aver ucciso un aggressore a Capodanno: l’annuncio di Crosetto
Un riconoscimento, un encomio solenne, al maresciallo dei carabinieri Luciano Masini, ora indagato per eccesso di legittima difesa per quanto accaduto la notte di Capodanno, nel riminese, quando ha sparato e ucciso un uomo, un cittadino egiziano 23enne che tentava di aggredirlo, e che aveva già ferito a coltellate quattro persone, due 18enni e due anziani.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha appena dato indicazione al comandante generale dei carabinieri, in accordo con quanto aveva detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di ieri, "di concedere un encomio solenne – quale prima attestazione di merito – al luogotenente carica speciale dei carabinieri Luciano Masini, comandante della stazione di Villa Verucchio", ha annunciato lo stesso ministro di Fdi su X ,spiegando che "il luogotenente Masini si è distinto la sera del 31 dicembre scorso intervenendo con coraggio e professionalità nella piazza del paese, a rischio della propria incolumità, per fermare un pericoloso individuo che aveva già tentato di accoltellare a morte quattro persone. Il suo esempio virtuoso – sottolinea Crosetto – si unisce a quello di tanti altri operatori di polizia che ogni giorno dimostrano saggezza, coraggio e dedizione nel loro servizio".
"Ho chiesto ad Arma dei Carabinieri di sostenere le spese della difesa del maresciallo Masini e intendo chiedere al generale Salvatore Luongo di conferire al maresciallo Masini un riconoscimento. Il maresciallo Masini è "una persona che ha fatto il suo dovere", aveva detto la premier ieri mattina alla conferenza stampa organizzata dall'Ordine dei giornalisti e dalla Stampa parlamentare. "Dobbiamo porci il problema che le forze dell'ordine temono di aver fatto il proprio lavoro, ed entrano in un calvario. Penso che vada fatto un approfondimento sulle norme, per capire come porre rimedio a queste situazioni".
Lo stesso Masini ieri aveva commentato le parole di vicinanza della presidente del Consiglio, dicendosi commosso: "Sono molto contento e ho ascoltato con un profondo senso di gratitudine le parole della premier Meloni", ha dichiarato attraverso l'avvocato difensore, Tommaso Borghesi. "Vorrei ringraziare le istituzioni per l'attenzione che mi hanno riservato".
L'idea di varare una legge che vada nella direzione auspicata dalla premier Meloni, a maggiore tutela delle forze dell'ordine, in realtà non è nuova, e riguarda appunto l'uso legittimo delle armi da parte degli agenti in servizio. Ne ha parlato molto chiaramente nei giorni scorsi all'Huffington Post il capogruppo di Fdi alla Camera Galeazzo Bignami, il quale ha confermato che sarebbero sul tavolo diverse alternative.
In pratica, l'uso legittimo delle armi è disciplinato dall'articolo 53 del codice penale, che specifica i casi in cui non è punibile un pubblico ufficiale che vi ricorre o ne ordina il ricorso per respingere una violenza o impedire un reato. Tra questi ci sono i "delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona", si legge nel testo della norma. L'ipotesi suggerita da Bignami sarebbe quella di "allargare la scriminante", ovvero le circostanze in cui un agente può sparare o usare la forza fisica per respingere un reato senza essere punito, in quanto ricomprese nella legittima difesa.
Salvini: "Per Luciano Masino solo applausi"
"La commovente solidarietà di tanti cittadini italiani e stranieri a sostegno del maresciallo Luciano Masini. Solo applausi", ha scritto sulla sua pagina Facebook,il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, commentando la vicinanza mostrata da diversi cittadini al comandante della stazione dei Carabinieri di Villa Verucchio, il maresciallo Luciano Masini.
Sulla piattaforma online GoFundMe, hanno superato quota 43.000 gli euro donati per la tutela legale del militare indagato con l'accusa di eccesso colposo di legittima difesa. "Con l'approvazione definitiva al Senato del ddl sicurezza, conto il prima possibile, diventerà finalmente legge la proposta della Lega – scrive in un post il leader del Carroccio – che aumenta la tutela legale degli agenti (e dei Vigili del Fuoco) finiti a processo per fatti inerenti al servizio raddoppiando il sostegno economico alle spese legali. Un doveroso riconoscimento a tutte le forze dell'Ordine costantemente in prima linea, con passione, dedizione e sacrificio, per la nostra sicurezza – conclude Salvini – e che devono poter svolgere il proprio dovere con tranquillità, sapendo di avere il necessario supporto".