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Emma Bonino in lacrime contro il governo: “Parlamento umiliato, state attaccando la democrazia”

“Oggi compite un ulteriore, grave attacco, il più grave della storia della nostra Repubblica, alla democrazia rappresentativa, alla Costituzione, all’ordinamento liberale così come, seppure imperfetto, lo abbiamo conosciuto in questi anni. Che il Parlamento sia umiliato, esautorato, ridotto all’irrilevanza, direi quasi alla farsa, non è un trofeo del quale andare orgogliosi, non è un vulnus all’opposizione. È una ferita grave a tutti, al Paese e alla democrazia”, ha tuonato in Aula la senatrice Emma Bonino.
A cura di Charlotte Matteini
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L'iter per l'approvazione della legge di bilancio sta proseguendo in Parlamento tra gravi ritardi e numerose proteste delle opposizioni. Nella serata di ieri, appreso dai parlamentari che il maxi-emendamento non sarebbe stato discusso in Commissione Bilancio al Senato ma sarebbe stato direttamente inviato all'Aula per la votazione finale con tanto di richiesta di fiducia da parte del Governo, la senatrice di Più Europa Emma Bonino ha duramente attaccato il governo sottolineando che l'approccio dell'esecutivo Conte è "il più grave attacco alla nostra democrazia, con il Parlamento umiliato, esautorato e ridotto all’irrilevanza”.

"Ho la forte tentazione di non partecipare al voto, non mi capita mai. Voi che non capite il senso delle istituzioni, non avete idea di quanto sia grave…ci passate sopra come rulli compressori, e un giorno serviranno anche a voi. Intervengo con grandissimo disagio, il disagio di chi per cultura, tradizione e pratica ha fatto del rispetto delle istituzioni il punto cardine della propria attività politica. Oggi compite un ulteriore, grave attacco, il più grave della storia della nostra Repubblica, alla democrazia rappresentativa, alla Costituzione, all’ordinamento liberale così come, seppure imperfetto, lo abbiamo conosciuto in questi anni. Che il Parlamento sia umiliato, esautorato, ridotto all’irrilevanza, direi quasi alla farsa, non è un trofeo del quale andare orgogliosi, non è un vulnus all’opposizione. È una ferita grave a tutti, al Paese e alla democrazia”.

“Dopo tanto fracasso, tanta volgarità, tanto disprezzo per le istituzioni internazionali e non, una penosa e silenziosa retromarcia è bizzarro che un governo così sovranista, un governo ‘prima gli italiani’ poi si faccia dettare, dettaglio per dettaglio, la manovra dalle istituzioni europee. E per fortuna così è stato. È una bella scoppola e capisco le assenze di Salvini e di Di Maio ieri sera. Sulle istituzioni voi ci passate addosso come rulli compressori ma vedrete, vi serviranno anche a voi le istituzioni, un giorno. Ne ho visti altri passare ed andare, ma quello che resta sono gli equilibri di potere tra i vari ruoli. Ho finito il mio tempo ma non ho finito il mio impegno per la democrazia così come la conosciamo!", ha concluso la senatrice Bonino. Non appena terminato il discorso in Aula, Bonino è scoppiata a piangere.

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