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Emma Bonino dopo il ricovero in ospedale farà una pausa dalla politica: “Mi sono spaventata”

Emma Bonino è rientrata a casa dopo quasi due settimane dal ricovero per gravi problemi respiratori e cardiaci. “Mi prendo una tregua dalla politica”, ha dichiarato, continuando comunque a tenere alta l’attenzione su alcuni temi: dalla cittadinanza al suicidio assistito.
A cura di Luca Pons
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Emma Bonino, fondatrice di +Europa e storica esponente dei Radicali, ex ministra, senatrice e commissaria europea (tra le altre cariche), per il momento lascia la politica e si concentra sulla propria salute. La 76enne lo ha annunciato al rientro dopo quasi due settimane di ricovero e riabilitazione, dalla crisi cardio-respiratoria che l'aveva portata in ospedale.

"Mi sono spaventata davvero", ha dichiarato, "e questa volta mi prendo una tregua dalla politica". Parlando a Repubblica, Bonino ha chiarito che comunque non si fermerà il suo impegno sulle cause per i diritti civili, dalla cittadinanza – il referendum promosso anche da +Europa potrebbe tenersi tra aprile e giugno 2025 – al fine vita. Ma ha evitato di parlare di questioni più strettamente politiche, come la sconfitta del centrosinistra in Liguria e l'esclusione di Italia viva e Matteo Renzi: "Per ora niente polemiche politiche, prima devo badare alla mia salute e riprendermi e perciò mi dedico a curarmi. C’è un tempo per tutte le cose. Comunque a Renzi non ho niente da dire, né lui a me".

Adesso, la priorità è tornare in salute. Bonino ha spiegato che dopo il "ricovero nella terapia intensiva dell’ospedale Santo Spirito", è stata trasferita in una clinica dove ha "cominciato la riabilitazione cardio-respiratoria". È stata dimessa pochi giorni fa: "Mi hanno riportata a casa mercoledì e certo è stata dura, per la seria crisi cardiaca e respiratoria. Mi è stata raccomandata la ginnastica sia motoria che respiratoria". Per ripartire, quindi, ci sarà una fase di "tregua" dalla politica più attiva.

Anche se, come detto, l'attenzione resta alta su alcuni temi. Tra questi il suicidio assistito, una questione che in Italia continua a essere regolata solamente dalle sentenze della Corte costituzionale, e non da una vera e propria legge.

"Quando si sta male è chiaro che le questioni essenziali della vita e della morte emergono con più forza", ha detto Bonino. Per questo, l'ex senatrice è tornata a ribadire che bisogna "approvare una legge completa sul fine vita e il suicidio assistito". Mentre per la riforma della cittadinanza si attendono le decisioni della Cassazione e della Corte costituzionale sul referendum sostenuto da +Europa e da varie associazioni della società civile: una modifica alla legge attuale che permetterebbe a molte persone di diventare più semplicemente cittadini italiani, dopo ‘solo' cinque anni di residenza continuativa nel Paese invece di dieci.

Bonino, comunque, non si è tirata del tutto fuori dalla politica più istituzionale. E, ad esempio, non ha evitato di commentare le elezioni che si terranno tra pochi giorni negli Stati Uniti. Dopo aver criticato le "scuse" accampate dai politici italiani che non hanno preso posizione chiara – da Giuseppe Conte a Letizia Moratti – la radicale ha affermato: "Tifo Kamala e convintamente. La vittoria di Trump determinerebbe uno scenario in cui i principi democratici così come li conosciamo, vengono ribaltati. Le stelle polari della politica radicale sono lo Stato di diritto, la libertà di scelta individuale e la democrazia".

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