Emergenza rifiuti, i comitati protestano davanti alla sede della Regione Campania
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"Non ci sto, non ci sto, non ci sto" con queste parole, Stefano Caldoro – governatore della Regione Campania – ha respinto ogni responsabilità riguardo l' indagine aperta a suo carico per epidemia colposa con riguardo all' emergenza rifiuti scoppiata negli ultimi mesi a Napoli e provincia.
Nell' accorata conferenza stampa di domenica scorsa, Stefano Caldoro ha indicato gli amministratori locali (sindaci e presidenti di Provincia) come veri responsabili della mancata apertura di siti per lo stoccaggio dei rifiuti e di inceneritori capaci di risolvere per sempre il dramma immondizia che da quasi diciotto anni danneggia l' immagine della Regione e la salute dei suoi abitanti.
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I movimenti ambientalisti campani, però, non ci stanno e stamattina sono scesi in protesta davanti la sede della Regione Campania a Napoli. Gli attivisti imputano a Stefano Caldoro di non aver adempito al proprio dovere, nonostante i poteri semi-commissariali conferi alla figura del presidente di Regione dalla Legge 1 del 2011, conversione del Decreto Legge 126 del 2010. Poteri tra i quali spicca la possibilità di nominare commissari per l' apertura di nuovi siti.

"Noi siamo contatri a discariche e inceneritori – sostengono i membri dei movimenti ambientalisti – ma Caldoro non ha messo in pratica nemmeno quelle attività necessarie a dar vita a un ciclo virtuoso dei rifiuti". Dalla Regione non è arrivata alcuna norma per imporre la riduzione a monte di rifiuti e imballaggi, nessuna indicazione per l' apertura di siti di compostaggio – che da soli permetterebbero l' abbattimento del 40% di organico di cui si compongono i rifiuti solidi urbani. Infine, non ha messo in campo nessuna politica per spingere sulla raccolta differenziata – a differenza di quanto sta facendo la Giunta Comunale di Napoli diretta dal sindaco Luigi De Magistris – preferendo puntare sull' indizione di bandi per tre nuovi inceneritori da realizzare in Campania, dopo quello di Acerra. Con una buona percentuale di raccolta differenziata, sostengono i membri dei Cittadini Campani per un Piano Alternativo dei Rifiuti – finanche l' impianto di Acerra risulterebbe sovradimensionato e sarebbe del tutto inutile aprire nuovi termovalorizzatori.
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Momenti di tensione quando i manifestanti hanno incollato finti sacchetti di immondizia sul portone d' ingresso della Regione. La Polizia è prontamente intervenuta per rimuoverli, evitando così che si offendesse il "decoro dell' istituzione regionale". Come hanno gridato i membri dei comitati "evidentemente la monnezza per strada non offende il decoro della Campania".