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Emergenza rifiuti a Napoli, nuovo monito dell’Ue: situazione vergognosa

Il commissario europeo all’ambiente Janet Potocnik definisce “vergognosa” la situazione dei rifiuti a Napoli, nonostante il lavoro della nuova giunta comunale guidata dal sindaco Luigi De Magistris. “Non ci sono più scuse per i ritardi sulla raccolta differenziata” l’ammonimento, nel fine settimana nuova multa di 20 milioni di euro all’Italia.
A cura di Alessio Viscardi
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Emergenza rifiuti: l'Ue bacchetta De Magistris

La città è pulita, eppure l'Unione Europea tuona contro Napoli e la nuova amministrazione guidata da Luigi De Magistris: niente differenziata, situazione precaria. È il monito lanciato oggi dal commissario all'ambiente Ue, Janet Potocnik, che ricordando l'urgenza di arrivare a livelli alti di raccolta differenziata in città ha definito la situazione “una vergogna che va avanti da anni e, purtroppo, i problemi si stanno accumulando”. Sul piatto ci sono le nuove sanzioni che l'Europa commissionerà all'Italia alla fine di questa settimana per la mancata inaugurazione di un ciclo virtuoso dei rifiuti.

Scade a novembre la proroga di due mesi che Bruxelles aveva concesso all'Italia per prendere misure efficaci per risolvere in tempi brevi e in modo permanente la ciclica emergenza rifiuti di Napoli. Joe Hennon, portavoce del commissario all'ambiente dell'Ue, ha affermato che la Commissione si aspetta una risposta alla lettera di messa in mora del 29 settembre 2011.

Si tratta della seconda volta che il nostro paese viene messo in mora e multato dalla Commissione Europea per l'annosa questione dei rifiuti napoletani. La nuova sanzione che rischia l'Italia potrebbe essere di 20 milioni di euro, più una multa quotidiana – simile a quella che già paghiamo – fino alla risoluzione della situazione di emergenza. La risposta della Potocnik è arrivata in relazione alla mozione presentata dall'Eurodeputato napoletano Enzo Rivellini, che in sede di Parlamento Europeo aveva denunciato come la percentuale di raccolta differenziata sia calata a Napoli di due punti percentuali rispetto al 2009.

Il nuovo sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, pur prendendo in mano una situazione disastrosa economicamente e ambientalmente, ha basato gran parte della propria campagna elettorale proprio sulla rapida risoluzione dell'emergenza rifiuti e l'instaurazione di un ciclo virtuoso basato sulla raccolta differenziata. Ad oggi, il Primo Cittadino si trova a dover fare i conti che, come nodi, vengono al pettine: la differenziata porta a porta è partita in ritardo soltanto nei quartieri di Scampia e Bagnoli (a fronte del raddoppio promesso entro settembre e mai arrivato), le navi dei rifiuti dirette in Olanda non sono ancora partite, il sito di compostaggio di Caivano non è stato acquistato e la questione inceneritore di Napoli est continua ad andare avanti tra bandi di gara deserti e pressioni istituzionali.

De Magistris chiede un tavolo istituzionale con il nuovo presidente del Consiglio, Mario Monti, per ottenere lo sblocco dei fondi europei immobilizzati dal patto di stabilità regionale destinati al Comune di Napoli che devono essere impiegati per mettere in pratica il piano dei rifiuti previsto dall'amministrazione cittadina: “Chiederemo anche che Napoli diventi soggetto a cui vengano direttamente trasferiti i fondi europei che sono bloccati in Regione dal patto di stabilità e che rischiamo di perdere”.

“L'emergenza rifiuti è ufficialmente finita” aveva dichiarato il vice-sindaco Tommaso Sodano soltanto l'11 novembre scorso. Ma a pesare sui ritardi di programma vi sono il buco di 43 milioni necessari per far partire la raccolta differenziata e le infinite traversie burocratiche per far salpare le navi di rifiuti. Intanto, per evitare una nuova crisi rifiuti a Natale, il Comune di Napoli ha prorogato i contratti con le ditte in sub-appalto ad Asia per la raccolta ordinaria: la Ducks e la Lavajet – la stessa cooperativa che in estate decise di incrociare le braccia, facendo riempire il centro cittadino di rifiuti e facendo gridare al “boicottaggio” l'appena insediatasi amministrazione De Magistris.

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