Emanuele Filberto contro il fascismo: “Avrei fatto la Resistenza, Mussolini portò Italia in rovina”
L'erede di casa Savoia Emanuele Filberto ha lanciato il suo piano pochi giorni fa il suo progetto, per la discesa in campo per dare il suo contributo al Paese: "L'Italia del made in Italy è sinonimo di talento e di velocità, quella dell'amministrazione pubblica è una tartaruga che se ne infischia dell'attesa sofferente dei nostri cittadini". Il movimento, che coinvolge anche la figlia Vittoria e il nipote dell’ex presidente francese Mitterrand, Frédéric Mitterrand (già ministro francese della Cultura), ha già un nome: si chiama ‘Più Italia' e verrà lanciato l'11 giugno. Tra i suoi programmi però non c'è Montecitorio: "Ci sono persone molto più in gamba di me che ne sanno molto di più, e loro dovrebbero andare in Parlamento. Oggi ci sono troppe persone in Parlamento, andrebbero tagliate".
Il nipote di Umberto II di Savoia, ultimo re d'Italia, da Montecarlo dove vive, non ha mai smesso di occuparsi degli affari italiani. Nel ‘suo' Paese (Emanuele Filiberto è cresciuto in Svizzera, dove la sua famiglia è stata esiliata) Anche per questo nell'ultima intervista rilasciata alla trasmissione radiofonica ‘La zanzara', ripercorrendo le orme del nonno che dal Regime venne preso di mira più volte (accusato di essere un ‘donnaiolo' o un ‘omosessuale') ha dichiarato che dopo il fascismo era arrivato al potere, portando l'Italia nel conflitto mondiale al fianco della Germania, si sarebbe schierato apertamente contro Mussolini: "Avrei fatto la Resistenza antifascista, sicuramente – ha spiegato a David Parenzo e Giuseppe Cruciani – Mussolini ha portato il paese allo sfascio".
Ma la memoria dei social non perdona, e molti utenti, ascoltata l'intervista, hanno ripescato dall'archivio del web una dichiarazione del rampollo di casa Savoia, in cui si scagliava contri le associazioni di Partigiani in Italia. La dichiarazione in questione risale a maggio 2016, ma Emanuele Filiberto si difese dicendo che qualcuno era entrato nel suo account, scrivendo al suo posto quel commento in cui non si riconosceva.