Elsa Fornero contestata a Torino. Il Ministro: “Nel Paese manca spirito costruttivo”
Non una buona accoglienza quella riservata al Ministro Elsa Fornero e al suo collega Franesco Profumo. Contro i due Ministri, questa mattina a Torino per un convegno sulla scuola paritaria, si sono mobilitate decine di persone. La protesta è stata organizzata dalla Cub e appoggiata da Cobas e Usb.
Uova e insulti- Il numero esiguo di contestatori non ha creato chissà quali problemi alle forze dell'ordine. I due Ministri sono entrati nell'edificio da un ingresso laterale, evitando così il contatto diretto con la piccola folla, che intanto li apostrofava gridando "Vergogna, vergogna". Terminato il convegno, i manifestanti hanno cercato nuovamente di venire a contatto coi due rappresentanti dell'esecutivo, stavolta imboccando una stradina laterale. Il tentativo s'è rivelato vano. All'indirizzo di Elsa Fornero sono state lanciate diverse uova, cadute, però, abbastanza lontano dalla sua automobile. La polizia ha poi disperso i contestatori mentre usciva il Ministro Profumo.
Fornero: "Manca spirito costruttivo"- "In questo Paese c'è poco spirito costruttivo, ma al posto di lamentarsi e protestare bisogna lavorare insieme. Forse ne avremmo tutti qualche beneficio". A dirlo il Ministro del lavoro Elsa Fornero, oggi a Torino per un convegno. Parole che suonano abbastanza dure e che, per qualcuno, rappresentano un riferimento implicito alla polemica scatenata dalla sua idea di andare nello stabilimento dell'Alenia per spiegare la nuova riforma del lavoro agli operai. Un'idea che non era piaciuta al leader della Cgil Susanna Camusso. Il Ministro del lavoro ha poi affrontato il tema della casa e dell'istruzione, sottolineando il fatto che "nelle famiglie italiane il desiderio di farsi la casa è prioritario rispetto a quello di dare un capitale umano adeguato ai figli". "Il desiderio della famiglia e del mutuo- ha spiegato la Fornero- spesso spinge le famiglie a dire ai figli ‘vai a lavorare, così ci aiuti a farci la casa". Per il Ministro bisogna invertire le priorità, considerando essenziale l'educazione dei figli.
