Elsa Fornero: “Accordo entro la prossima settimana”. Sindacati ottimisti
L'incontro di oggi tra il Ministro del lavoro Elsa Fornero e i segretari di Cgil Cisl e Uil Camusso, Bonanni e Angeletti sembra aver ridotto la distanza tra governo e sindacati. "E' stato un incontro utile, abbiamo concordato con il governo che i contenuti di questa conversazione resteranno patrimonio di chi li ha fatti"- hanno dichiarato i leader dei sindacati a margine dell'incontro. Un altro vertice, ha confermato la Camusso, ci sarà nei prossimi giorni. La Fornero, nel corso di un'audizione al Senato, s'è detta convinta della possibilità di sbrigare la pratica entro il 23 marzo. La Camusso dice di veder maturare "cose positive"; Raffaele Bonanni, invece, apre a una ristrutturazione dell'articolo 18: "Ho visto che partiti importanti, come il Pd, si sono detti d'accordo con questo"- ha affermato il leader della Cisl. Governo e sindacati ritornano quindi a camminare lungo la strada del dialogo.
Il Ministro Fornero: "Accordo entro la prossima settimana"- Dopo l'incontro coi leader dei sindacati, la Fornero s'è presentata in Commissione lavoro al Senato per un'audizione. Il Ministro s'è detto convinto di poter arrivare all'accordo entro la settimana prossima, pur sottolineando che la bozza della riforma non è completamente blindata e che l'esecutivo è "relativamente pronto a proposte" da parte delle parti sociali. La Fornero ha poi ammesso che il provvedimento contiene "aspetti indigesti" per tutte le parti, per questo bisognerà guardarne l'efficacia complessiva. "Noi chiediamo sacrifici a tutti, è un menù equilibrato", ha concluso il Ministro, ribadendo che la riforma del lavoro potrebbe aver il merito di far uscire il Paese "da un futuro di bassa crescita o addirittura di decrescita".
Camusso: "Cose positive"; Bonanni: "Pronti a ristrutturare l'art. 18"- "Mi pare che stiano maturando cose positive. Oggi è ricominciato il confronto utile e costruttivo e mi pare che ci sia l'impegno per costruire tutele universali". Sono state queste le parole con le quali Susanna Camusso ha commentato il vertice di oggi. Il segretario della Cgil, ospite del programma La storia siamo noi, è tornato anche sulla "paccata di soldi" della quale ha parlato ieri il Ministro Fornero, osservando che "se davvero ci fosse, potrebbe servire a dare prospettive che noi continuiamo chiedere". E l'articolo 18? Per Bonanni se ne può ipotizzare una ristrutturazione. Il segretario della Cisl ha citato l'esempio della Germania, "dove il giudice decide in quattro e quattr'otto se ci sarà il reintegro nei casi gravi o il risarcimento nei casi meno gravi". "Poi- ha aggiunto Bonanni- ci sono i licenziamenti a carattere economico dove diciamo che si può ricorrere a sistemi diversi dall'articolo 18". Per la Cisl resta possibile arrivare a un accordo entro il 23 marzo, anche se rimane da sciogliere il nodo della mobilità, "la terza gamba degli ammortizzatori sociali".
Rete Imprese Italia: "A queste condizioni non firmeremo"- Segnali meno incoraggianti arrivano da Rete Imprese Italia. A seguito dal colloquio di oggi col Ministro Elsa Fornero, Mauro Bussoni, direttore di confesercenti e rappresentante di Rete Imprese Italia, ha dichiarato: "Il Ministro ha detto che il governo è compatto e tira dritto per la sua strada", ma "noi a queste condizioni non firmeremo". Secondo Bussoni la riforma che vorrebbe il governo "costerebbe alle nostre aziende e al milione e 800mila lavoratori che rappresentiamo, circa 1,2 miliardi in più all'anno, in aggiunta ai 2,7 miliardi di contributi già versati".