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Elly Schlein: “Parole di Meloni su Giambruno sono gravi e pericolose, nulla giustifica una violenza”

“Le parole di Meloni su Giambruno sono pericolose. Nessuna condizione, né di abbigliamento, né di come sono uscita, quanta luce c’era o se ho bevuto una birra, giustifica la violenza”: così Elly Schlein su quanto detto dalla presidente del Consiglio in merito ad alcune contestate affermazioni del compagno.
A cura di Annalisa Girardi
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Sono "parole pericolose" quelle pronunciate da Giorgia Meloni per difendere il compagno Andrea Giambruno, finito al centro delle polemiche per aver detto, parlando di un caso di violenza sessuale, che "se eviti di ubriacarti non incontri il lupo". È la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, a commentare le frasi della presidente del Consiglio: "L'ho trovato grave, ho trovato che fossero parole pericolose per chi ricopre un incarico istituzionale così alto. Penso che nessuna condizione, né di abbigliamento, né di come sono uscita, quanta luce c’era o se ho bevuto una birra, giustifichi la violenza", ha detto durante un evento alla Triennale di Milano.

"È molto rischioso fare una graduatoria su come le donne si devono comportare. Non se ne può più di vedere questa violenza dilagante", ha poi aggiunto la leader dem. E ancora: "Se pensate che le donne non possano bere una birra perché rischiano di più, cosa possiamo dire a quella donna stuprata mentre correva in parco? Che non bisogna più andare a correre? Che sarebbe meglio coprirci integralmente e non uscire di casa? È su quel pregiudizio, sul possesso del corpo della donna, che bisogna mettere tutta l'attenzione delle politiche mettiamo in campo".

Meloni, interpellata durante una conferenza stampa sulle parole del compagno, aveva detto: "Andrea Giambruno ha detto in modo frettoloso e assertivo una cosa diversa. Io in quelle parole non leggo che se vai in giro in minigonna ti possono violentare, ma una cosa simile a quella che mi diceva mia madre quando uscivo da ragazza. Cioè ‘occhi aperti e testa sulle spalle‘. Purtroppo gli stupratori esistono, non bisogna abbassare la guardia".

Per poi ribadire: "Cercare di rimanere presenti a se stessi, fare del proprio meglio per non mettersi nella condizione di consentire a questi animali di fare quello che vorrebbero fare. Occhi aperti e testa sulle spalle, non ci trovo nessuna giustificazione per chi stupra una ragazza. Ma esistono queste storie". Insomma, secondo la presidente del Consiglio nelle parole di Giambruno non c'era un tentativo di vittimizzazione secondaria. Non è però d'accordo Schlein – insieme a molte altre attiviste – per cui la stessa giustificazione di Meloni ponga l'accento sul comportamento della vittima, più che su quello di chi commette la violenza.

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