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Elezioni regionali Sardegna 2019

Elezioni Sardegna, Salvini: “A livello nazionale con il M5S andiamo compatti come treni”

Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha ribadito che il risultato in Sardegna non avrà conseguenza sulla tenuta del governo: “A livello nazionale si va avanti compatti. Ho dato la mia parola. Abbiamo un contratto. Abbiamo tante riforme da completare. A livello nazionale si va avanti come treni. La gente ci chiede di fare bene, fare veloce”
A cura di Annalisa Cangemi
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Il giorno dopo della vittoria del candidato di centrodestra Christian Solinas il ministro degli Interni Matteo Salvini, intervenuto questa mattina al Giornale radio Rai (Radio1), ha ribadito che il voto sardo non avrà nessuna ripercussione sugli equilibri del governo Lega-M5S, perché ci sono ancora tante riforme, contenute nel contratto, da realizzare: "A livello nazionale si va avanti compatti. Ho dato la mia parola. Abbiamo un contratto. Abbiamo tante riforme da completare. A livello nazionale si va avanti come treni. La gente ci chiede di fare bene, fare veloce. Ci sono troppi cantieri bloccati, c'è una burocrazia che da 30 anni ostacola il progresso in questo paese. Sulla Tav l'accordo si troverà. Il progetto si può rivedere, risistemare. Però viaggiare in treno è sicuramente più utile e meno inquinante che su gomma". E proprio sul dossier Tav si è espresso ieri sera anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria, sottolinenando che se l'opera non venisse completata sarebbe penalizzata la credibilità dell'Italia a livello internazionale.

Non può passare inosservato il flop del M5S, la cui lista sull'isola non arriva nemmeno al 10%. Ieri sera Salvini, a ‘Quarta Repubblica', ha sottolineato però che l'alleato Luigi Di Maio non deve sentirsi "debole": "Quello in Sardegna è un voto locale, sulle scelte nazionali non cambia nulla. Non mi sento più forte io e non deve sentirsi più debole Di Maio. Nella vita si vince e si perde, anche la Lega nel passato ha avuto dei grossi problemi. Si tratta di lavorare, non vedo drammi. Magari i Cinque stelle pensavano a un risultato migliore, ma non vedo drammi…"

Il vicepremier leghista ha comunqnue definito il risultato elettorale: "Commovente. Non c'eravamo e ci danno una fiducia straordinaria. Avremo i nostri primi assessori regionali. Già da domani saremo al lavoro per risolvere alcuni problemi che i sardi ci hanno esposto in queste settimane". Questa mattina, così come era stato promesso negli ultimi giorni della campagna elettorale, è atteso in Sardegna un tavolo tecnico sul prezzo del latte. Ma le proteste non si placano: nel sassarese questa mattina un furgone è stato assaltato da uomini mascherati, che hanno dato alle fiamme un'autocisterna che trasportava un carico di latte.

Matteo Salvini ha commentato così sul suo profilo Facebook, promettendo il pugno duro: "Questi delinquenti non hanno niente a che fare coi pastori, con la loro fatica, la loro protesta e le loro ragioni. Questi sono solo dei criminali. E come tali saranno trattati". 

Sull'episodio è intervenuto anche il neo governatore Solinas: "Questi, purtroppo, sono fenomeni da criticare e da condannare senza se e senza ma. I pastori non credo siano questi, questi credo siano delinquenti. I nostri pastori rivendicano legittimamente una giusta remunerazione del loro lavoro e su questo fronte noi siamo immediatamente operativi per costruire un risposta di sistema. Una soluzione che dia prospettiva sia sul prezzo del Latte ma che non escluda chi trasforma, chi commercializza e l'intera filiera. Ma questi atti di violenza e delinquenziali vanno condannati fermamente"

"La Regione – ha proseguito – avrebbe dovuto accorgersi fin da prima dell'eccesso di sovra-produzione di pecorino romano, che ha determinato il crollo del prezzo, e avrebbe potuto e dovuto intervenire immediatamente. Si è lasciato passare troppo tempo. Il ministro Salvini ha convocato le parti sostituendosi all'inerzia del Governo regionale. Ora con l'insediamento del nuovo Governo qui in Sardegna cercheremo di prendere in mano la situazione e di dare delle risposte che portino a quella gestione oculata dell'intera filiera del latte, che possa remunerare con un euro al litro il pezzo del latte".

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