Elezioni regionali, in Liguria Grillo e Di Maio confermano Sansa: sarà lui il candidato Pd-M5s
La trattativa è stata lunga. E alla fine l’accordo sembrava essere arrivato sul nome di Ferruccio Sansa, candidato sostenuto da Pd e Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Liguria per le elezioni di settembre. Ma questa mattina l’intesa sembrava poter crollare. Con i dubbi espressi da alcuni esponenti pentastellati sul nome del giornalista, su cui alla fine era arrivato anche il via libera del Pd. Dopo qualche titubanza, però, le nuove rassicurazioni: sarà Sansa il candidato alle elezioni regionali dell’alleanza Pd-M5s. Oggi sono dovuti intervenire anche il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, che ha smentito lo stop al suo nome e all’alleanza con i dem. Grillo avrebbe chiamato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il reggente, Vito Crimi, per dire che le perplessità sono state superate.
I contatti tra Grillo, Crimi e Di Maio su Sansa
Il Movimento ha sciolto le riserve solo nel primo pomeriggio, dopo i contatti tra Grillo, Crimi e Di Maio. C’erano stati alcuni dubbi sollevati proprio da Grillo e ancor di più da Di Maio, che sembra però aver poi deciso di sostenere la linea comune stabilita dai pentastellati. L’importante, quindi, è mostrare unità e compattezza. L’accordo in Liguria sembrava chiuso ieri, dopo trattative durate mesi. Soprattutto per le rimostranze iniziali del Pd sul nome di Sansa. Oggi, però, dai dem non è arrivato nessun segnale di impazienza, con le turbolenze grilline che hanno sì preoccupato ma non sono state commentate. L’accordo è stato voluto nei dem da Andrea Orlando e Roberta Pinotti, esponenti di spicco del partito in Liguria.
Sansa conferma: M5s compatto
Sansa alla fine ha sentito Crimi ricevendo rassicurazioni sulla sua candidatura. Ed è lo stesso candidato a confermare il via libera commentando quando sta avvenendo con l’Ansa: “Ho parlato con Crimi, il M5s è compatto. Ha detto che il Movimento ha scelto compatto sia a livello regionale che nazionale, che sono molto contenti. Sapevano quando mi hanno scelto che sono un giornalista rompiscatole: le ho rotte al Pd, ai 5s, è un po' la mia ragione sociale. Sono tranquillissimo. La mia è una candidatura che arriva in ritardo perché è di rottura. Non sottovaluto il travaglio nel Partito Democratico e anche per certi aspetti nel Movimento 5 Stelle. Apprezzo la capacità di mettersi in discussione del Partito Democratico scegliendo una persona che li ha criticati. Vorrei vedere se Lega, Fi o FdI saprebbero scegliere delle persone che li hanno criticati”.